Vai al contenuto

Una spiacevole sorpresa....


Messaggi raccomandati

:clapping: Pasquale.

 

Purtroppo, in nome del progresso o di chi sà che cosa, questo è quello che i nostri occhi osservano con sempre più frequenza. :clapping:

 

Ho vissuto la stessa tua situazione l'anno scorso in Aprica.

Una fantastica abetaia completamente tagliata.

 

Ne pagheremo le conseguenze, e non stò pensando ai funghi, ma a quello che a ben descritto gava.

 

Ti saluto e ti :hug2: Pasquà.

 

:hug2:

Giancarlo.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 40
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Immagini Pubblicate

Vedere un bosco in quelle condizioni dà sempre, comunque, dolore. :clapping:

E fa venire anche un pò di rabbia.

Perchè ancora una volta si constata che siamo in una nuova era:

l'"antropocene". (1)

E non è una cosa buona :clapping:

 

 

 

 

 

 

(1) "Benvenuti nell'antropocene, di Paul J. Crutzen, a cusa di Andrea Parlangeli, Mondadori, 2005.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non so' se è lo stesso posto che frequento io, ma credo di si !

Da tre Inverni ormai stanno tagliando tutto !

Boschi rasi al suolo per 20/30 km

(forse uno fra i primi tre boschi più belli d'Italia)

Ho domandato ai paesani e mi hanno detto che una congrega di paesi

ha venduto all'asta la legna dei boschi ad una ditta privata.

In cambio hanno ottenuto una somma di denaro (assolutamente non proporzionale al danno causato)

e tre/cinque anni di lavoro per molte persone

del luogo che altrimenti sarebbero rimaste disoccupate.

Questi boschi non erano mai stati tagliati prima d'ora, e da quello che ho capito

gli aguzzini si fermeranno solo quando tutto il bosco sarà decimato

(è stato venduto interamente tutto il bosco dai laghi all'autostrada Roma-L'aquila)

Modificato da SAMPEI
Link al commento
Condividi su altri siti

Che Dio possa maledire chi ha consentito un simile scempio. :clapping:

 

E poi i "criminali" sono i cercatori di funghi...

 

Questa è la grande Regione Abruzzo che punisce e discrimina gli extra-regionali "colpevoli" di girare nei boschi con un cesto in mano e poi...consente che quegli stessi boschi siano rasi al suolo dai "meravigliosi" abitanti del luogo, veri ambientalisti doc!!

 

Questo Paese mi fa sempre più schifo... :clapping:

 

 

 

 

Carissimo Fabio sono pienamente d'accordo con te....

 

"Questo Paese mi fa sempre più schifo..."

 

 

 

 

Pasquale.....ti capisco....e posso capire come ti sei sentito nel vedere quell'orribile scenario xè anche a me quest'anno è successo....castagneto meraviglioso con un piccolo canalone che regalava bollate incredibili.....e hanno tagliato tutto! :hug2:

 

 

:hug2:

Trio

Link al commento
Condividi su altri siti

:clapping: :clapping: :hug2:

Ragazzi lo scempio e' ormai compiuto, :fie:

di boschi tagliati ne ho visti tanti, forse troppi, ma mai raso al suolo come questo :clapping: in molti comuni abruzzesi lo sfoltimento e' un'azione normale utilizzato come fonte di sopravvivenza delle singole comunità montane ma comunque applicatto per aree relativamente estese massimo 2/3 ettari almeno nei boschi di faggio sulle prime montagne della costa abruzzese che di solito frequento, comunque viengono tagliate solo alcune piante in base ad un controllo preventivo del corpo forestale e di solito compromette la :hug2: per una sigola stagione comunque creando una situazione ben diversa dei boschi del nostro amico Pedroso dove secondo me andrebbe fermata o almeno contenuta in un disboscamento piu' razionale e non ad un effetto di disertificazione come questo...

:biggrin: ma la forestale controlla questa zona?

Link al commento
Condividi su altri siti

premesso che capisco benissimo la sensazione di Pasquale :pistols: io vorrei dire qualcosa fuori dal coro

 

forse si può disquire, come ha fatto Gava, sulla giustezza tecnica del taglio e se sia più o meno giusto fare conversioni, se dove e perchè favorie l'alto fusto etc, etc ma non dobbiamo scordarci che la selvicoltura prevede comunque lo sfruttamento del soprassuolo (cioè della massa legnosa prodotta dagli alberi) che l'uomo fa da molte migliaia di anni

 

il taglio del bosco, comunque eseguito, è indubbiamente un fatto 'traumatico' ma imprescindibile se vogliamo carta, pizze cotte nei forni a legna, legname da opera, costruire strumenti musicali, andare all'Ikea e vedere quante cose belle si possono fare con quello stesso materiale lavorato da artigiani di tutto il mondo e di tutti tempi (da mio zio Marsilio passando per Geppetto :00004009: e per il babbo di Gesù di Nazaret ...)

 

ovviamente cosa diversa è tagliare bosco con seghe accette e muli ed altra con motoseghe, trattori, gru, paranchi, cippatrici e via discorrendo (ma anche andare a funghi partendo dalla città a piedi o in bicicletta è diverso che farlo con l'automobile ...) e sicuramente un utilizzo più oculato dei potenti mezzi che abbaimo a disposizione sarebbe auspicabile

 

mi pare però sinceramente eccessivo invocare addirittura maledizioni; ma mettiamo che il taglio in oggetto (di cui non so nulla) sia stato fatto in esecuzione di un piano di assetamento forestale magari anche ben fatto e regolarmente autorizzato chi vogliamo maledire? sareste sicuri di poterlo fare de visu con chi magari ha operato correttamente? suvvia, riportiamo la cosa in un ambito di maggiore ragionevolezza

 

proviamo anche a pensare che molti, forse tutti, i boschi nei quali noi oggi facciamo ritrovamenti e comuqnue passeggiamo e troviamo pace, sono stati un giorno oggetto di tagli o magari di impianto (i castagneti praticamente tutti, ma anche molte maestose abetine, o spledide cerrete, e via discorrendo)

 

chi mi conosce sa quanto amo e rispetto la vita vegetale e quindi penso di poter dire queste cose in assoluta serenità ed anche onestà intellettuale visto che la materia fa parte delle mie competenze professionali; poi anche io, come tutti noi, esprimo una mia opinione

 

:bye1: Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi mi dispiace, ma la vera desertificazione , in certi casi solamente apparente a lungo andare la si ottiene invece lasciando l'alto fusto.

 

Quelle piante che sono state lasciate in piedi, tra un quindicina di anni e cioè al prossimo taglio, non avranno più nessun valore commerciale e non saranno mai più tagliate generando un serio problema.

 

Dico, meno male che ne hanno lasciate poche, altrimenti il problema sarebbe stato veramente serio.

 

Un bosco folto di alto fusto non permette una adeguata penetrazione della luce, genera un fogliaio sproporzionato ed impedisce la ricrescita del sottobosco, e non ultimo necessita di grandi quantita di piogge per dissetarsi.

 

Questa è desertificazione e se pensiamo un attimo che i faggi generalmente occupano i pendii, sommiandoici i problemi citati sopra converremo che può essere veramente pericoloso.

 

In quelle foto, come in altre situazioni che purtroppo ho frequentemente sott'occhio la cosa che mi da fastidio ( e che è senz'altro generata dal progresso) non è il taglio, ma le strade fatte con gli escavatori per portare via la legna.

 

A parer mio quello è il vero scempio, perchè micologicamente ed ambientalmente parlando, un bosco di faggio e di castagno tagliato bene in un paio d'anni torna meglio di prima. :00004009:

 

Marco Funghimundi.....ci siamo accavallati nel rispondere e non posso che condividere quanto dici.

Modificato da gava
Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi mi dispiace, ma la vera desertificazione , in certi casi solamente apparente a lungo andare la si ottiene invece lasciando l'alto fusto.

 

Quelle piante che sono state lasciate in piedi, tra un quindicina di anni e cioè al prossimo taglio, non avranno più nessun valore commerciale e non saranno mai più tagliate generando un serio problema.

 

Dico, meno male che ne hanno lasciate poche, altrimenti il problema sarebbe stato veramente serio.

 

Un bosco folto di alto fusto non permette una adeguata penetrazione della luce, genera un fogliaio sproporzionato ed impedisce la ricrescita del sottobosco, e non ultimo necessita di grandi quantita di piogge per dissetarsi.

 

Questa è desertificazione e se pensiamo un attimo che i faggi generalmente occupano i pendii, sommiandoici i problemi citati sopra converremo che può essere veramente pericoloso.

 

In quelle foto, come in altre situazioni che purtroppo ho frequentemente sott'occhio la cosa che mi da fastidio ( e che è senz'altro generata dal progresso) non è il taglio, ma le strade fatte con gli escavatori per portare via la legna.

 

A parer mio quello è il vero scempio, perchè micologicamente ed ambientalmente parlando, un bosco di faggio e di castagno tagliato bene in un paio d'anni torna meglio di prima. :00004009:

 

Marco Funghimundi.....ci siamo accavallati nel rispondere e non posso che condividere quanto dici.

 

:bye1: :rofl:

 

:pistols: Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

In quelle foto, come in altre situazioni che purtroppo ho frequentemente sott'occhio la cosa che mi da fastidio ( e che è senz'altro generata dal progresso) non è il taglio, ma le strade fatte con gli escavatori per portare via la legna.

 

A parer mio quello è il vero scempio, perchè micologicamente ed ambientalmente parlando, un bosco di faggio e di castagno tagliato bene in un paio d'anni torna meglio di prima. :00004009:

 

 

Gava, in quasi trent'anni che giro per funghi, ti assicuro che di tagli ne ho visti tanti e so bene che, ove ben operati (non in modo massivo ed indiscriminato, come nel caso di specie) sono un fatto necessario ed anche positivo per la salute del bosco.

 

Ma ti posso assicurare che nel caso di Luppa, purtroppo non è affatto così: si tratta di un taglio indiscriminato, di vastissime proporzioni (che tra l'altro ha completamente eliminato un'ampia zona di cerro assolutamente aperta e luminosa) che ha ridotto ad un'autentico deserto sabbioso, percorso non da una ma da decine di strade deturpanti, una zona meravigliosa. E ti assicuro che tra due anni non sarà neppure frequentabile.

 

Credo che per giudicare con cognizione di causa sarebbe necessario aver visto i posti di cui parliamo prima e dopo il taglio, se no si rischia di fare pura teoria... :bye1:

 

:pistols: , Fabio.

Link al commento
Condividi su altri siti

autentico deserto sabbioso, percorso non da una ma da decine di strade deturpanti

 

 

:00004009: , Fabio.

 

Fabio, ma figurati se non credo a quello che dici, ma visto che siam qui per ragionare ti dico.

 

I nostri nonni ed i loro padri qui in Appennino, come da altre parti, di cosa campavano?

 

Bestiame e soprattutto legname, che serviva loro per scaldarsi e per fare carbone.

 

Se mi guardo intorno, tutti i boschi che vedo sono stati tagliati più e più volte, però come vedi o quotato una tua frase importante, la legna scendeva con le canale ( in zone impervie forse le usano ancora adesso, io per lo meno per tagliare im miei boschi le utilizzo tuttora ) nei punti di raccordo e poi veniva portata a valle con i muli.

 

Vuoi mettere ?

 

Che adesso per andare a prenderla 100 metri più in là si fa una strada con l'escavatore per permettere ai trattori di avvicinarsi, con conseguenti massi che rotolano, e poi ancora un'altra e via e via......poi ti credo che non ci rinasce niente.

 

Se mi mandi tramite un PM il tuo indirizzo ti faccio avere una pubblicazione, che tra l'altro ho promesso anche a Gibbo ( devo ricordarmi di dargliela) che si intitola " I forzati del bosco "

 

Testimonianze dei carbonai.....altri tempi.

 

Gian Luca :pistols:

Link al commento
Condividi su altri siti

Hai pienamente ragione Pedroso,

purtroppo stanno distruggendo tutto

anche da noi con la nuova variante di valico sono stati abbatuti tantissimi alberi per allargare e costruire nuovi tratti

ti allego una foto fatta venerdì sera e si può vedere quanto queste barriere dell'autostrada siano in mezzo a i nostri amati boschi. quà la foto è in direzione firenze

 

Ciao

post-1052-1180329871.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Carissimo

 

Da noi è normale, ogni anno una zona viene disboscata, e lasciate solo x piante obbligatorie,

Ci si convive, e se è il primo anno tornaci e vedrai che non ti deluderà, poi ci vorranno altri 5-6 anni

ma tornerà come e meglio di prima.

 

L'importante à che vengano lasciate le piante come nel bosco che hai fotografato,

 

e sai quali funghi sotto "la tagliata quando tra trà quattro anni saranno ricresciuti i rami laterali agli alberi tagliati

 

Non sono disgraziati, servono per cuocere le fiorentine.

 

Valdese premesso che quell'alta velocità io non la avrei fatta, non hanno distrutto tantissimo, e poi se sivuole girare

le strade vanno fatte. l'importante è farle con "usta"

 

Ciao Max

Modificato da Max-Bo
Link al commento
Condividi su altri siti

Il taglio del bosco e la pulizia del bosco e' una cosa normale che si puo' fare e andrebbe fatta.

Ovviamente in maniera mirata e competente.

Mi accodo quindi a i Gava e Funghimundi che peraltro mi sembrano da quello che dicono anche competenti in materia.

 

Non dico con questo che nel caso specifico sia stato fatto un bel lavoro. :clapping:

 

Per le fungaie ci sara' da aspettare e poi ripartiranno, pero' passera' degli anni, quindi solidarieta' a Pasquale. :give_heart:

Link al commento
Condividi su altri siti

Sabato Pasquale mi ha dato la notizia

del taglio......era leggermente adirato :give_heart: .

E te credo....con tutto quello che abbiamo

tirato fuori da li'....

Sono d'accordo con Marco e Gava, ma anche con Fabio.

Il taglio è necessario, è vitale per il bosco...ma non

lo scempio che di solito fanno. Hanno l'obbligo di togliere

i residui del taglio, i rami le frasche...e lo fanno..ma

con l'erpice con la conseguente aratura del sottobosco.

Le matricine nella maggior parte dei casi, specialmente nelle zone

a nord, saranno a breve soffocate dall'edera...per cui crolleranno da sole.

Per i funghi laddove non è stato arato (anche se ne ho trovati al primo anno di taglio

anche in mezzo alle orme dei camion) il primo anno si fanno....poi due o tre anni di

pausa e poi ...ce ne saranno soltanto per chi non ha paura di strapparsi le braghe.

 

 

Pasqua'...pazientamo, di macchia ne abbiamo ancora tanta...

 

:clapping: Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

In Abruzzo e specialmente Molise il taglio viene fatto con intelligenza, nel Matese dove vado nei faggi

 

tagliano tutti gli anni, ma piante segnate singolarmente dalla forestale e quindi non depurpa l'ambiente

 

anzi, entra più luce a favorire :crigon_04:

 

Il problema è nel Lazio e wuindi anche da me nonostante che sia andato in comune (dove lavoro) sono

 

stato zittito....... La forestale ci magna, il problema poi è che sti cappero di termocamini che orami ce ne

 

sono a miglialia e necessitano di legna piccola, quindi ogni 9/10 anni tagliano :cheer:

 

Pasquale x quaest'anno qualcosa farai (neri) ma poi se non passano 9 anni so dolori

 

 

:cheer:

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).