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funghi e zecche


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l'arrossamento che è comparso in questi giorni è dovuto essenzialmente ad una irritazione (forse infiammazione) del derma alle sostanze che la zecca ti inietta per poter fare il suo lauto pasto.

 

Invece l'"eritema migrante" di cui si parla è un arrossamento a cerchi concentrici che compare solamente dopo 30-40 giorni dalla puntura della zecca ed è indicativo di una infezione da spirochetta (batterio che la zecca può trasmettere).

 

Solo allora ti conviene farti vedere da uno specialista per gli eventuali esami ematochimici e soprattutto per il test per la ricerca degli anticorpi anti-Borrellia burgdorferi che è l'unico che può darti la quasi certezza di aver contratto la malattia di Lyme o Borreliosi.

 

E solamente in quel caso va instaurata una terapia antibiotica

 

Come giustamente hai scritto, se si prendono prima la terapia antibiotica (soprattutto se non specifica), questa può mascherare una successiva infiammazione che risulterebbe ben più grave.

 

Se hai ancora dubbi puoi chiedere anche per MP

 

ciao

 

D'accordissimo, terapia antibiotica con Doxicilina 3 settimane se e solo se compare eritema migrante. La Malattia di Lyme e' una patologia pericolosa che puo' dare anche Pancardite,cioe' interessamento del cuore in tutte le sue componenti, muscolare, conduzione elettrica e della sua sierosa ( pericardio)

 

Pertanto prestareparticolare attenzione alla formazione dell'eritema in altre sedi a distanza di molti giorni, alla scomparsa di alcune chiazze e alla comparsa in altre nuove zone

 

Porre comunque attenzione se compare febbre .( consultare infettivologo)

 

Max

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Tirando le somme dunque al di là del fatto che trovarsi ste bestiacce conficcate nel corpo a salassarci non è simpatico, da un punto di vista patologico non sono un problema grave, anzi.

 

senza voler in alcun modo volere entrare in contrapposizione con te Fabio,

ma mi sembra corretto evidenziare come,

nelle zone in cui le zecche sono portatrici di alcuni batteri

come le spirochete appartenenti al complesso Borrelia che provocano la malattia di Lyme,

oppure di Flavivirus denominato TBE virus (TBEV) che provoca una encefalite,

tali malattie portino, se non adeguatamente riconosciute e curate, a gravi lesioni sia nervose che cardiache,

come giustamente sottolineava Max, fino ad essere mortali (anche se per fortuna in pochissimi e rari casi in Italia)

come nel caso della TBE.

 

Tanto è vero che, dopo l'Austria, anche la Regione del Friuli ha iniziato da due anni una campagna di vaccinazione della popolazione esposta al rischio di punture da zecche (nelle zone infette dal virus della TBE).

 

 

 

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senza voler in alcun modo volere entrare in contrapposizione con te Fabio,

ma mi sembra corretto evidenziare come,

nelle zone in cui le zecche sono portatrici di alcuni batteri

come le spirochete appartenenti al complesso Borrelia che provocano la malattia di Lyme,

oppure di Flavivirus denominato TBE virus (TBEV) che provoca una encefalite,

tali malattie portino, se non adeguatamente riconosciute e curate, a gravi lesioni sia nervose che cardiache,

come giustamente sottolineava Max, fino ad essere mortali (anche se per fortuna in pochissimi e rari casi in Italia)

come nel caso della TBE.

 

Tanto è vero che, dopo l'Austria, anche la Regione del Friuli ha iniziato da due anni una campagna di vaccinazione della popolazione esposta al rischio di punture da zecche (nelle zone infette dal virus della TBE).

 

Io ho semplicemente detto che la semplice presenza della zecca infissa nella cute se tempestivamente e correttamente tolta al di là di dare un fastidioso arrossamento e prurito non dà di regola alcuna conseguenza particolare o grave; la regola è che la "puntura" di zecca porti solo un transitorio fastidio dunque.

Se al contrario la zecca è infetta da Borrelia burgdorferi può trasmettere (non è matematico assolutamente) il microorganismo all'ospite (uomo o altro animale) specie se rimossa scorrettamente (può riversare tossine e batteri ad esempio se muore lentamente soffocata, evitare per esempio l'olio o la benzina per farla staccare). L'insorgere dell'eritema migrante (S. di Lyme) è dunque segno di una insorta complicazione infettiva che se si verifica (in verità non conosco la % con cui insorge la Lyme disease in seguito a puntura di zecca) va affrontata seriamente e con terapia adeguata come ogni infezione che seppur raramente può divenire sistemica e colpire e danneggiare vari organi talora in modo assolutamente grave.

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Io ho semplicemente detto che la semplice presenza della zecca infissa nella cute se tempestivamente e correttamente tolta al di là di dare un fastidioso arrossamento e prurito non dà di regola alcuna conseguenza particolare o grave; la regola è che la "puntura" di zecca porti solo un transitorio fastidio dunque.

Se al contrario la zecca è infetta da Borrelia burgdorferi può trasmettere (non è matematico assolutamente) il microorganismo all'ospite (uomo o altro animale) specie se rimossa scorrettamente (può riversare tossine e batteri ad esempio se muore lentamente soffocata, evitare per esempio l'olio o la benzina per farla staccare). L'insorgere dell'eritema migrante (S. di Lyme) è dunque segno di una insorta complicazione infettiva che se si verifica (in verità non conosco la % con cui insorge la Lyme disease in seguito a puntura di zecca) va affrontata seriamente e con terapia adeguata come ogni infezione che seppur raramente può divenire sistemica e colpire e danneggiare vari organi talora in modo assolutamente grave.

 

 

sono perfettamente d'accordo con te, probabilmente sono io che avevo interpretato male.

 

Hai ragione, gli ultimi studi pubblicati dall'Università di Trieste stimano che

"...solo l'1% delle zecche siano infette

In effetti il tasso di infezione nelle zecche, correlato alla possibilità di trasmissione all’uomo, è in generale inferiore all’1%, con variazioni in focolai locali da 0,4% a 2,2%.

Nell'uomo, dopo il morso di zecca infetta, nel 70-90 % dei soggetti che acquisiscono l'infezione, essa decorre in modo asintomatico. Nel restante 10-30 % dei casi, dopo il periodo di incubazione dal morso, insorge una malattia clinicamente evidente. "

 

Poi ci sono i casi come il mio. L'unica zecca che mi ha morso (in zona Agordino) era infetta e mi son ritrovato con un Eritema migrante e con il test positivo dopo 35 giorni. Questa non è statistica ma "sfortuna".

 

:bye1:

 

ps a dire il vero io non avevo scritto "sfortuna" , ma sfi...... :whistle: :mosking:

Modificato da testa
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sono perfettamente d'accordo con te, probabilmente sono io che avevo interpretato male.

 

Hai ragione, gli ultimi studi pubblicati dall'Università di Trieste stimano che

"...solo l'1% delle zecche siano infette

In effetti il tasso di infezione nelle zecche, correlato alla possibilità di trasmissione all’uomo, è in generale inferiore all’1%, con variazioni in focolai locali da 0,4% a 2,2%.

Nell'uomo, dopo il morso di zecca infetta, nel 70-90 % dei soggetti che acquisiscono l'infezione, essa decorre in modo asintomatico. Nel restante 10-30 % dei casi, dopo il periodo di incubazione dal morso, insorge una malattia clinicamente evidente. "

 

Poi ci sono i casi come il mio. L'unica zecca che mi ha morso (in zona Agordino) era infetta e mi son ritrovato con un Eritema migrante e con il test positivo dopo 35 giorni. Questa non è statistica ma "sfortuna".

 

:bye1:

 

ps a dire il vero io non avevo scritto "sfortuna" , ma sfi...... :whistle: :mosking:

 

Sai benissimo che la fortuna è cieca, ma la sf....a ci vede benissimo....

Non conoscevo le statistiche esatte, il rischio è addirittura minore di quanto pensassi, cosa che in ogni caso non deve far sottovalutare il problema.

L'importante è che non passi il messaggio sbagliato che qualcuno che si trova una zecca venga colto a priori dall'ansia e dalla fobia di sviluppare una Sindrome di Lyme e inizi a pensare di venir colto da encefalite etc..., chiaro che però se insorgono sintomi strani non si deve dire "vabbè passerà".

 

Modificato da didò
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Alla fine della fiera, l'importante è non sottovalutare eventuali sintomatologie anomale insorte, come quelli che vanno in zone malariche e vengono punti da zanzare (succede praticamente sempre), non si deve esser presi dal terrore dei sviluppare sicuramente la malaria (curabilissima) e far testamento :wink: ma allo stesso tempo dopo un mese che si torna dalle zone malariche e si ha una strana febbricola non minimizzare pensando sia influenza e prendere 2 aspirine, meglio un prelievo e ci toglie ogni dubbio.

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