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Illecippo™

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Risposte pubblicato da Illecippo™

  1. Quanti dubbi..

     

    Senza diritto di replica: è un Tricholoma acerbum bello e buono e per chi crede alle specie "borderline" il Tricholoma roseoacerbum (+ carnoso, carne appena arrossante, sfumature rosate su cuticola...ma per me è la stessa roba...) mentre il T.colossus è tutta altra storia.

     

    L'odore che hai percepito è una sorta di aroma che ricorda qualcosa di astringente acidulo, tipico del castagnaiolo; il colossus ha odore gradevole. Poi ha sempre presenti colorazioni ocraceo-fuvastre su cuticola e nella metà inferiore del gambo; al taglio scurisce o arrossisce in maniera netta e uniforme. Colossus carne dolciastra, acerbum amarognola. Colossus margine del cappello liscio, acerbum talvolta grinzoso. Habitat: entrambi molto interrati, colossus solo sotto conifere con preferenza Pinus, acerbum sotto latifoglia (Castanea, Quercus), molto raramente conifera (dove si presenta spesso in varianti carnose e con sfumi rosa, ovvero quella tanto agognata "roseoacerbum".

     

    Spero di avere dissipato i tuoi dubbi,

    a presto.

    N.

     

     

    Tricholoma roseoacerbum A.Riva

     

    Inquadratura tassonomica

    Basidiomycetes, Agaricales, Tricholotomataceae, Tricholoma

    Etimologia

    Dal latino “roseus” e “acerbus” =roseo e acerbo; per le sue sfumature rosate e il sapore aspro.

     

    Aspetto

    Fungo di taglia media con orlo del cappello molto involuto.

    Cappello

    4-12 cm; emisferico, sodo e carnoso; di colore giallo paglierino con sfumature rosate; talvolta bruno-nocciola o bruno rosate; orlo costolato di colore giallo chiaro.

    Imenoforo

    Formato da lamelle poco annesse, fitte e carnose, gialline che si macchiano di bruniccio.

    Gambo

    1-6 x 1-3; corto e pieno; fibrillato di bruniccio in basso, fioccoso e pruinoso in alto.

    Carne

    Soda, di colore bianco-giallino o rosato; inodore; sapore astringente, di frutto acerbo.

    Habitat

    In ambiente termofilo, sia sotto latifoglia (Quercus ssp.) e conifera (Pinus ssp.); estate-autunno.

    Commestibilità

    Buono sott’olio; mediocre fresco.

  2. Lasciando da parte polemiche di cui non si avverte alcuna necessità, volevo invece aprire una tematica che può essere interessante, partendo dal casus belli di quegli orrendi peponi che vengono raccolti in Russia (e non solo...come già ebbi a dire in un altro thread, anche alcune popolazioni selvagge del Lazio interno centro-meridionale raccolgono e mangiano quella roba).

    DOMANDA AI MICOLOGI:

    Ho letto, per la verità più di una volta, che la tossicità dei funghi può variare anche in modo sostanziale a seconda della zona in cui nascono.

    Più specificamente, sempre con riferimento alla Russia, pare che sia quivi raccolta e commercializzata nei pubblici mercati, addirittura l'amanita muscaria, in Italia certamente considerata ben più tossica di qualsiasi lactarius e per questo relegata dai raccoglitori al mero ed infame ruolo di "spia" dell'edulis... :biggrin:

    E' vero o si tratta di una fesseria?

    Nella prima ipotesi, non potrebbe darsi che anche i lattari cresciuti colà abbiano una tossicità inferiore rispetto ai nostri?

    Più in generale, può succedere che la tossicità di uno stesso tipo di fungo cambi da un punto all'altro del globo terrestre? :scratch_one-s_head:

     

    Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondermi, alla sola condizione che non mi mandi a fare in c.... :cc_surrender:

     

    ciao Fabio, è vero!

    la tossicità può variare nell'ambito di una stessa specie anche in relazione al tipo di substrato nutritizio, delle condizioni ecologiche, ecc.

    Ma attenzione..... un fungo scientificamente appurato come velenoso o mortale, tale è in ogni parte del mondo, poi magari secondo le tradizioni locali può venire "trattato" in mille modi per "attenuare" tale tossicità (vedi nel caso dell'Amanita muscaria) sottoposta ai più disparati trattamenti in Russia e Siberia.

    Anche in Italia (specialmene in alcune zone del Sud), alcuni Boletus della Sezione Luridi, compreso il B. satanas, sottoposti a particolari e laboriosi trattamenti vengono poi consumati; ma non so alle fine cosa rimane del fungo.

    Ennio.

     

     

    Può variare, può anche capitare che altre specie non causino intossicazioni...

    Nel sud, sul fatto che siano B.satanas, ci giurerei perche ho visto prove fotografiche! li affettano, congelano e FRIGGONO a natale;

    però è anche vero che chi ha consumato a volte il satanas è stato male successivamente.

     

    Dunque il punto è:

    -se un fungo intossica uno e fa stare bene 100, la risposta giusta è che si tratta di tossico o no?

     

    SI

    D'altronde, Tricholoma equestre e stato vietato nella sua raccolta e commercializzazione basandosi su una casistica particolare di decessi...

     

    Poi è logico cercare di generalizzare ma credetemi, da quando faccio controllo dei funghi arriva regolarmente gente con phalloides, lactarius torminosus, lepiotine di piccola taglia e amanite pantherine nel cesto...

    Come per i farmaci esiste un ampio libretto di controindicazioni cosi deve esserlo per i funghi

    quindi ribadisco che è sempre meglio non parlare in aree pubbliche di commestibilità per specie escluse dalla nostra lista delle specie commercializzabili: in questo caso i lattari a lattice di colore bianco.

     

    N.

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