Vai al contenuto

Gaspy

Members_EE
  • Numero contenuti

    1391
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da Gaspy

  1. Ciao Olga,

    dimenticavo che per molti Autori Cortinarius ionochlorus e Cortinarius atrovirens, nonostante l'habitus e l'habitat diversi sono sinonimi.

    Scoiattolo

     

     

    Indid this is Cortinarius atrovirens ssp. ionochlorus.

    The conspecificity was found examinng the DNAs. The combination was published by Vizzini and myself.

     

    Gaspy

  2. Qui c'è un po' di incertezza. L'aspetto è quello del C. rapaceus. Vero che dovrebbe essere dolce al gusto.

    Il C. amarescens si attaglia meglio.Tuttavia il Melot lo sinonomizza con il C. caesiostraminmeus. Però quest'ultimo dovrebbe avere una reazione rossa agli alcali, a meno di un qui-preo-quo del Moser. Un busillis. Neanche le spore differenziano le tre specie.

     

    Gaspy

  3. Il genere Cortinarius è molto difficile da determinare in quanto le specie sono molte.

    Bene la descrizione che hai fatto, ma per una determinazione quasi certa servirebbe anche una foto in sezione e delle macroreazioni con dei reagenti.

    Per sicurezza ancora maggiore la microscopia se si hanno ulteriori dubbi.

    Ne ho trovato uno simile e l'ho determinato come Cortinarius purpurescens.

    Il colore marrone sul cappello sono le spore + pioggia, ma come ben puoi vedere sotto il colore originale è violaceo.

    Ti allego una foto.

    :hug2: Vincenzo

     

    post-2047-1257164084.jpg

     

     

    Concordo. Dalle foto è evidente il Cortinarius purpurascens, correttamente chiamato C. subpurpurascens. Nel caso in termini una prima identificazione si effettua manipolando il gambo che prende un colore porpora-sordido. Ciò è ben evidente nella seconda foto.

    Come reazioni chimiche le basi non lo qualificano; va testato con i prodotti a base di iodio (Lugol o Melzer) e/o il TL4.

    Per quanto riguarda la foto da te postata nonn sembra essere la stessa specie, ma piuttosto un Cortinarius del gruppoi dei Coerulescentes.

     

    Gaspy

  4. ...direi che in quasi ogni caso (tranne un paio, uno dei quali è proprio l'inconfondibile prestans, che peraltro mi manca all'appello da più di 10 anni... :snoozer_05: ) è quasi impossibile sbilanciarsi sul nome di un cortinario visto in una foto...

    Al massimo direi che si possono fare "rose" di 3/4 nomi o anche più....Una delle attendibili ipotesi sul tuo cortinario è quella già fatta da Ennio, (anche se il colore delle lamelle mi fa un po' pensare)... fungo abbastanza comune anche sulle mie Alpi...

     

     

    Conc ordo perfettamente e lo dico da anni.

    Nel caso in termini non è chiaro se si tratti di un Phlegmacium (s.strictu) o di un Myxacium (s. lato), quale sia l'odore ed il gusto, se le spore siano rotondeggianti o altro. Senza avere i l fungo in mano, solo una dettagliata descrizione può aiutare la determinazione.

     

    Gaspy

  5. Il Cortinarius potrebbe essere una Leprocybe vicino al Cortinarius cotoneus. C. venetus è una possibilità.

    Ma non si possono determinare i Cortinariuis così, senza averli in mano e senza conoscerne le qualità. In qiuesto caso l'odore e le spore.

     

    Potrebbe anche esser il Cortinarius olivaceofuscus (Dermocybe s.l.), naturalmente in latifoglie. Potrebbe anche tyrattarsi del Cortinarius croceus.

     

    Gaspy

  6. Le mie risposte - in assenza di descrizioni - (odore, gusto, reazioni c himiche tipo e misura di spore) hanno valore quasi xero

     

    Il primo potrebbe essere il C pseudosulfureus o il C. joquetii o C. citrinus

    Il secondo potrebbe essere il C. subpurpurascens ma anche una forma di glaucopus.

     

    Con queste nozioni di più non posso dire.

     

    Gaspy

  7. Daniela: hai perfettamente ragione e questo è il difetto di presentare i funghi in fotografia. Qualcuno ha ipotizzato Hebeloma ed io ho osservato del diverso odore dell'edurum, ma in effetti, giudicando dalla fotografia avrei detto Tricholoma acerbum.

    L'attaccamento delle lamelle al gambo è essenziale per la determinazione. Non è chiaro se la distanza sia naturale o dovuta ad erosione.

    Poi il diffuso colore olivaceo su lamelle mature e gambo fa ipotizzare tale colore delle spore. Ora di spore con colore olivaceo conosco soltanto il Cortinarius (Rapacja) mariae che però è tuttobianco e cresce nel' altro emisfero.

     

    Chi raccoglie specie strane dovrebbe essere più preciso nelle descrizioni: è probabile che esistano ancora molte specie mediterranee indescritte.

     

    Oltre ad una piùprecisa descrizionme qui occorre conoscere

    (1) reazioni macrochimiche

    (2) l'amiloidia delle spore e delle ife

    (3) il tipo di spora e la consistenza della membrana

     

    Gasy

  8. Concordo con chi l'ha determinato come C. infractus, che st rova in tutti gli habitat ed in tutte le stagioni. Se l'avete conservato, dovreste assaggiarlo: è inconfondibilmente amaro

     

    Il C. vernus è tutt'altra cosa molto più pallido e con il gambo violetto.

     

    Gaspy

  9. sicuramente avevo escluso il cortinario orellano, per via del gambo che termina "a bulbetto", invece l'orellano finisce più o meno a punta (si veda l'esemplare tipicissimo postato da "boletusfario!"), punta che è sempre inferiore alla sezione media del gambo... Ma sto' "saniosus" non lo avevo mai sentito nominare... complimenti al DLF!

     

    Giammaria

     

    Ti consiglierei di andare al seguente link

    http://mushroomhobby.com/temp/Cortinarius%208708/index.htm

     

    Lì viene postato unn Cortinarius che è stato racolto inn Californi e che riteniamo essere il C. saniosus.

     

    Circa la posizione tassonomica, nessuno di noi è in grado di fare la classificazione completa di questi funghi (io stesso faccio classificazioni soltanto parziali). Le classificazioni le fanno le scuole (io ho ritenuto che qui il suggerimento sia basato su Dortinari d'Italia, spesso usato dai gruppi, non perché sia giusto, ma perché in lingua italiana. Non credo che neppure l'ottimo ed attento gruppo di Verona sia in grado di elaborare una tassonomia (sistematica) gerarchica riconosciuta internazionalmente

     

    Gaspy

  10. Guardate
    filmato!

     

    Notevolissima: una goduria (Honni soit qui mal y pense!)

     

    Circa la nomenclatura, essa cambia man mano ci si rende conto che certi caratteri sono come i vestiti: si mettono, si tolgono, si cambiano a seconda delle necessità.

     

    E' chiaro che si tratta di un Phallus "induto" (=vestito) e che quella "veste" è un'aggiunta.

    Così come i veli del Rozites o la loro mancanza nella Cuphocybe. Così come nella deiscenza degl ex-Coprinus, così come le forme sequeziali. Tassonomia che si evolve, cercando di seguire l'evolversi delle specie.......

     

    Gaspy

  11. Concordo con il genere Phallus: lo sapevo ma volevo fare il saputello!!!!!

     

    L’onor virile[/font]

     

     

    "]Phallus adriani[/size] Vent:Pers.

     

    Dell’uomo il vanto senza dubbio sembra

    quando dall’uovo, rigido, esso verge

    per la deiscenza e, tutto dritto, s’erge

    biancastro e privo di qualsiasi cembra.

     

    Livido è il glande d’un oliva verde

    d’alveoli numerosi egli è adornato,

    olezza più che non saria lavato.

    Lilacino lo scroto (anzi il peridio).

     

    Le mosche su l’effluvio orrendo attira,

    che si nutrono paghe sul ditale

    che della verga tutto sopra gira.

     

    S’affloscia infine in modo assai banale

    e sulla sabbia poco infine ispira

    colei che analogia trovare cale

     

    Gaspy

     

    Va bene la foto di piccio metteteci la volva lilacina.

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).