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tyrnanog

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Risposte pubblicato da tyrnanog

  1. Beh... ragazzi, vedo che anche i vostri incontri non sono da poco!

    Bobtzen, al momento non so se riuscirei a produrre ancora qualche racconto illustrato, ma non si può mai dire... entro l'estate prossima, magari... vedremo; da vecchio Alanfordista ti direi di pazientare, ma ti sei scelto come avatar il tizio meno paziente di tutto il Gruppo TNT!!!

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  2. Il principio è sempre lo stesso: calma, estrema lentezza nei movimenti e non fare nulla che possa spaventarla; solo all’interno di uno stack mi sono accorto, montando i vari scatti, di un millimetrico spostamento in alto e poi in basso del capo, da tanto era rimasta tranquilla.

    E allora ecco un particolare della foto di prima! A proposito della distanza di ripresa: le vipere non sono tanto grandi e, soprattutto se si trovano in queste posizioni scomode, 50 cm dall'obiettivo è comunque una distanza di sicurezza.

    Alla fine, quando l’ho ringraziata (si, ho fatto anche questo nonostante non potesse sentirmi) e me ne sono andato, la vipera era ancora lì ad attendere qualche raggio di sole che faceva capolino, di quando in quando, a riscaldare la roccia e, di riflesso, anche lei.

    Alla prossima,

    Daniele

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  3. … e lei ci ricompenserà lasciandosi fotografare in tanti modi e da posizioni diverse, come in questo Focus Stacking ravvicinato (su cavalletto e con l’obiettivo a non più di 50 cm dalla bestiola); 4 scatti con messa a fuoco differenziata, poi montati insieme! Dite che ho avuto fortuna se mi ha concesso il tempo per ben 4 scatti? Beh, tra scatti singoli e focus stacking, da posizioni differenti, ravvicinate e non, me ne ha concessi ben 28!!!

    post-3431-0-92521900-1420828983_thumb.jpg

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  4. … e perché mai!

    Basta accorgersi in tempo della loro presenza, anche se devo ammettere che quando si posizionano come in questo caso – un bel “bivacco in parete” su granito alterato – non è così facile notarle.

    Comunque erano alcuni anni che desideravo un incontro con Lei durante una delle mie uscite fotografiche. Visto che per una volta sono stato accontentato (e anche alla grande!), mi sono armato di santa pazienza… perché è proprio la pazienza quella che serve di più con le vipere… ci si ferma a debita distanza, ma non solo per non farsi mordere; soprattutto per non spaventarle (che poi è il motivo per cui si viene morsi). Poi, quando abbiamo capito che anche la nostra modella è tranquilla, possiamo muoverci… mooooolto lentamente, senza produrre vibrazioni e senza farle ombra (sempre per non spaventarla)…

    post-3431-0-71948200-1420828936_thumb.jpg

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  5. E per chiudere in bellezza con i mixo, ecco alcune minuscole “uova al tegamino” … perché anche i folletti alle volte cucinano … costituite da due diverse specie concresciute insieme: i “tuorli” sono esemplari di Lycogala epidendrum, mentre gli “albumi” sono Ceratiomyxa fruticulosa ancora immatura (poi da giallastra diventa completamente bianca lattiginosa). Mentre le “orecchiette” lilacine, in basso, dovrebbero essere esemplari di qualche Stereum (Chondrostereum purpureum ??? Boh… qui vi chiedo aiuto)

    post-3431-0-48423900-1420283099_thumb.jpg

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  6. Insomma è stato un anno favorevole per i mixo, soprattutto per la costante umidità. Ecco un'altra specie comune, ma stupenda, con la forma di tante piccole clave da 2 mm di lunghezza: Leocarpus fragilis. E qui devo rendere conto di un’altra piccola meraviglia: ormai sapete che per ritrarre questi soggetti utilizzo la tecnica del Focus Stacking, con molti scatti a focalizzazione differenziata che poi monto in un’unica immagine. Bene, all’inizio ho eseguito due o tre scatti di prova con la medesima messa a fuoco e inquadratura; quando ho iniziato a montarli mi sono accorto che proprio questi primi fotogrammi mostravano le ultime fasi di crescita e ingrossamento di queste piccole “clave” da cui poi usciranno le spore. Insomma crescevano “a vista d’occhio” (si fa per dire se non si è muniti di una lente) nel giro di alcune decine di secondi; fantastico!!!

    post-3431-0-25144900-1420283063_thumb.jpg

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