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La mia Africa......


ChiCercaTrova

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Inviato (modificato)

Ed ecco allora alcune tracce legate a quei momenti

(tratte da un video che racchiude le riflessioni su quel viaggio)

che possono rendere meglio di tante foto e parole.

 

La prima Traccia si riferisce al ritorno al Lebbrosario Nazareth

un luogo di testimonianza davvero inimmaginabile

...... per loro un piccolo contributo ....... targato anche APB

Lebbrosario Nazareth

 

(scusate la qualità dei video: :chin:

1° non sono Beppe ...

2° Alice non mi carica file più grandi di 10 MB e ho dovuto comprimere molto

....sono zippati ...apriteli o salvateli ...unzippateli e dovrebbero partire con WindowsMediaPlayer :smile: )

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Da tutto questo è cresciuta la determinazione di sostenere il Progetto Hirumu.

che fin dall'inizio ci era parso cruciale e necessario,

ma al tempo stesso assolutamente irrealizzabile senza l'intervento di atri partners

in grado di fornire le competenze organizzative da una parte e di garantire una percentuale rilevante della copertura finanziaria dall'altra in modo da non fare un pericoloso "salto nel buio" :smile: :chin: con tutti i rischi che ciò comporta (per noi e per loro).

 

Abbiamo così scoperto che non eravamo i soli a "sognare" di sostenere il Progetto di Padre Salutaris,

ed è così nata una collaborazione fra diverse associazioni:

 

-Associazione Onlus NADIR di Trento (Leader-Project)

-Associazione KUSAIDIA di Mori (Tn)

-MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI

-Gruppo SIN FRONTERAS di Busto Arsizio (Va)

-Gruppo "FAMIGLIE & FAMIGLIE" di Budrio (Bo) (il mio Gruppo) :chin: :cheer:

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In particolare l'Associazione Onlus NADIR di Trento,

per le sue competenze e la sua esperienza,

è stata in grado di strutturare il progetto al fine di sottoporlo alla provincia di Trento

per accedere ai finanziamenti che la provincia stessa eroga a progetti di qualità

da realizzare nei paesi in via di sviluppo in tutto il mondo.

:0123: :smile: :0123:

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Ma ritorniamo al progetto :smile: ....... da dove nasce il sogno di Baba Salutaris??!!:

 

1- da una cronica carenza educativa/sanitaria, allo stesso tempo causa ed effetto di situazioni critiche. L’evidenza sta nei numeri: il 50 % della popolazione ha un’età inferiore ai 15-20 anni e di questa enorme massa di giovani (che rappresentano il futuro e quindi in potenza la ricchezza di un paese) solo il 2-5% prosegue gli studi dopo la scuola primaria. Ciò ha evidenti implicazioni sulle possibilità di sviluppo personale di questi giovani e indirettamente delle loro famiglie e in ultima analisi della società. :chin:

 

2- Su questo sfondo di disagio giovanile la crescita economica disordinata e la tendenza all’inurbamento provocano gravi problemi socioambientali, inquinamento/deforestazione che solo poco tempo fa erano per lo più sconosciuti in gran parte della Tanzania.

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Inviato (modificato)

Perchè orientare il Progetto ai giovani nella fascia d'età compresa grossomodo tra i 14 e i 21 anni ?!? :smile:

 

Perchè significa:

• cogliere il momento in cui la persona è al meglio delle sue capacità di apprendimento

• avere maggiori garanzie di ricaduta delle attività educative

• porre le basi per il miglioramento della qualità di vita delle future famiglie

• facilitare il coinvolgimento delle famiglie di origine (che costituiscono il perno della comunità)

• impedire che le spinte distruttive sempre più forti in questi anni

(guadagno facile, inurbamento disordinato, droga prostituzione, depressione)

mettano a repentaglio la parte più promettente della società

post-184-1176385153.jpg

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Buon lavoro Giuseppe ! :chin: :smile:

 

Ottima presentazione del Progetto...attendiamo il prosieguo in serata, allora. :biggrin:

 

Un abbraccio :chin: :cheer:

giorgio

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Vi chiederete: :smilies90: :00015014: che c’azzecca l’educazione ambientale

e il risparmio energetico o le tecnologie ecosostenibili

in un paese in via di sviluppo? :00015014: :00015014:

 

....di solito cerco di essere breve ma,

per chi vuole una risposta un po’più articolata,

ecco qualche elemento utile :biggrin:

(soprattutto tenendo conto della specifica sensibilità ambientale di APB) :biggrin: :wall:

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I PROBLEMI AMBIENTALI

 

La forte pressione demografica ha portato alla coltivazione di grandi superfici della valle

(grandi estensioni canna da zucchero sono presenti in fondo ad essa, in direzione orientale)

e al continuo depauperarsi del patrimonio boschivo a causa della sempre crescente esigenza

di legname combustibile e di terreni agricoli.

 

Il semplice viaggiare sulle strade o passeggiare in città permette di ricostruire

l’incessante flusso del combustibile che parte dalle carbonaie nei boschi,

si concentra sui bordi delle strade principali in grandi sacchi pronti per il trasporto verso le città,

per proseguire poi a bordo di biciclette verso i mercati cittadini dove si confezionano e vendono

le piccole razioni giornaliere che la gente compera per potersi cucinare il pasto del giorno.

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