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Peste Suina Africana; un brutta cosa che richiede attenzione


funghimundi

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ciao soci e amici di APB,

come certamente avrete saputo è stato recentemente individuato un focolaio di questa terribile malattia a cavallo tra Liguria e Piemonte.
E' una pessima notizia perchè la malattia, che riguarda i suini domestici e qulli selvatici quindi maiali e cinghiali, ma non l'uomo, non è curabile ne' esiste un vaccino e comporta una serie di cosneguenze pesantissime per il settore zootecnico suino e il suo indotto.

Perchè ho scritto nel titolo che "richiede attenzione"?
Perchè, al di là degli operatoori professionali, chiunque frequenti gli spazi dove sono presenti i cinghiali può rappresentare un veicolo di contagio. Dunque anche noi che si va per boschi.
Purtroppo questo virus ha delle caratteristiche di persistenza e resistenza in ambiente veramente elevate e dunque non c'è bisogno, come si legge in qualche intevento in rete, di "accarezzare un cinghiale" o di pasticciare su un sua carcassa per contaminare vestiti e oggetti e dunque trasportarlo in giro. Dunque la freqeuntazione delle zone infette è senza dubbio un fattore rischi.
Tant'è che, sulla base dell normativa europea vigente, sono state emesse ordinanze in tal senso.

Ovviamente chi è territorialmente coinvolto è tenuto a conoscerle e rispettarle ma credo che tutto noi dobbiamo essere reponsabili.

In primis cercando di capire bene di cosa si sta parlando  e quindi rispettando poche e semplici regole. Magari evitando inutili polemiche che non servono a nulla.
Io ho qualche conoscenza e diversi materiali che renderò via via disponibili per chi volesse approfondire e benvenuto il contributo di tutti soecilmente che è più titolato di me, ad sesempio il mio excompagno di banco @Lupo di Toscana

Intanto questa info sintetica che riporta informazioni di base; il numero vale per la regione Emilia-Romagna ma nel caso dobbiate fare una segnalazione in altri ambiti territoriali potete chiamare le aziende sanintarie locali o i CC forestali.


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La zona infetta

Sono 114 (78 in Piemonte e 36 in Liguria) i Comuni inseriti dal Ministero della Salute nella “zona infetta” da Peste suina africana.

I 78 Comuni piemontesi, tutti in provincia di Alessandria, sono: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.

Qiesti i 36 comuni liguri: Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi, Vobbia in provincia di Gnova e Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello in provincia di Savona



mappa area infetta zona rossa peste suina-2

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immagine.png.be19e065cd7a8d16c8d5f5f832700fcb.png


mio modesto parere, e in un ottica di limitare la potenziale diffusione:
per gente come noi che va per boschi io opterei per un comportamento diciamo da "escusionista plus tendente al cacciatore" soprattutto se si è in zone non lontane da quelle direttamente coinvolte

 

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estratto dall'ordinanza del Ministero dell Salute d'intesa con il MIPAAF

" ....
Nella zona di cui al comma 1 sono altresì vietate la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportino un rischio per la diffusione della malattia. Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali.
...."

per sei mesi a partire dalla data di adozione cioè dal 13 gennaio 2022

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Grazie,Marco,avevo già letto,a grandi linee,il comportamento da tenere,ma ti ringrazio per questa tua precisazione.

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Ti faccio i complimenti per una ottima fotografia della situazione sulla Peste suina africana il cui virus è normalmente presente nel facocero africano infatti nel nostro continente è stata introdotta nel 1959 da Lisbona dove furono dati scarti alimentari di tale animale  contaminati dal virus ad un allevamento di maiali e da lì partì una diffussione sul territorio europeo. Purtroppo le malattie hanno il loro ricorsi che sicuramente sono stati accellerati dalla globalizzazione. Già chi è del settore ci aspettavamo che arrivasse proprio per l'alta diffusibilità  che ha la peste suina africana. Dobbiamo tutti noi essere accorti qualora troviamo carcasse di cinghiali  di allertare immediatamente il servizio Ausl di zona per poter evitare o rendere necessarie il così detto cordone sanitario. Il problema è d vitale importanza per il settore suinicolo in quanto se entra negli allevamenti industriali si deve ricorrere allo stampig out dei vari soggetti che sono ubicati nella zona infetta. Sicuramente il problema è ancora maggiormente problematico per il alto numero dei cinghiali  presenti sul territorio italiano dovuto ad una scellerata scelta di introdurre cinghiali provenienti dai paesi dellìest. Questa tipologia di cinghiale oltre ad raggiungere dei pesi da maiale allevato ha una notevole prolificità dai 8/10 cinghialotti. Inoltre la presenza del lupo ha determinato dei cambiamenti nella eologia dei cinghiali come maggior numero di individui nei branchi e la presenza dei maschi che una volta finita la fase estrale delle femmine venivano allaontanati ma il fattore più importante è che le scrofe di cinghiale vanno in calore 2 volte l' anno meccanismo sicuramente di compensazione dovuto alla presenza del predatore lupo..............................

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3 ore fa, Lupo di Toscana ha scritto:

Arrivata in Toscana zona Val di chiana  notizia da Tg regionale...............

c....o!!

Siamo nella m.... ....

Fino a prima di leggere questo tuo aggiornamento mi illudevo che si potesse mantenere in qualche modo il focolaio isolato (difficile eh).

Ma due focolai non contigui e piuttosto distanti ....

Che pessima notizia

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Non ne trovo riscontro; sei sicuro @Lupo di Toscana?

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Non ci sono a tutt'ora notizie di animali morti in Toscana o altre regioni. 

Ma ci sono in corso controlli su nuove carogne o carcasse nelle regioni già prese in considerazione.

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1 ora fa, Gibbo ha scritto:

Sul Monte Matanna in Apuane è stato trovato un cinghiale morto che è in questo momento sottoposto a controllo. Notizia recente. 

Dovrebbe trattarsi di un cinghiale ferito dai cacciatori, e poi morto li dove ritrovato.
 

. . . siamo in attesa . . . ?

 

e comunque, non è "sul", ma sotto ?

Questa la segnalazione . . .
https://www.facebook.com/groups/63530040096/posts/10160104478740097/

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5 ore fa, roberto ha scritto:

Dovrebbe trattarsi di un cinghiale ferito dai cacciatori, e poi morto li dove ritrovato.
 

. . . siamo in attesa . . . ?

 

e comunque, non è "sul", ma sotto ?

Questa la segnalazione . . .
https://www.facebook.com/groups/63530040096/posts/10160104478740097/

Rob lo so l’ho girata io dal post al monitoraggio ??

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