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ma che sono grullo


Vichingo

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Ne fai parte è evidente.

E poi quando canti è ancora più "naturale" sentir correre le note come acqua del tuo fiume.

 

Credo sia un gran regalo riuscire a far "passare" la propria appartenenza ad un luogo, certo ben più importante di far conoscere una fungaia ;)

 

Un abbraccione e grazie. :friends:

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ho controllato nei miei "pensierini" la parola fiume compare un sacco di volte, forse la più frequente ...

 

per te, amico e uomo di fiume, un frammento

 

Terra di fiume, depositate fatiche

sulle quali riposa l'acqua;

dove rispecchierebbe altrimenti l'argento della luna?

Nei gialli occhi dell'allocco?

Nel verde nuovo che illumino sulla mia strada?

......

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A maggio lungo i canali della pianura i fiori mandano profumi così intensi che colpiscono l’anima.

Il primo vero sole caldo della stagione accarezza la pelle dopo i lunghi mesi dell’inverno, tutto prende la forma della rinascita.

Amo così tanto il mio fiume; ci vivo fin da quando a sei anni scappavo da casa della nonna con la bici per venire qui sulle sue sponde.

Quanto si spaventava poverina quando non mi trovava più in cortile, chiamava mio padre che veniva a cercarmi sapendo bene dove avrebbe potuto trovarmi.

Io ero lì al fiume, lo osservavo rimanendo incantato dai giochi sulla superficie dell’acqua, dove quei mulinelli e i rivoli disegnavano strane figure.

I suoni delle gente del fiume erano famigliari, gli anziani seduti vicini ai capanni giocavano a carte in mezzo a mille imprecazioni, i barcaioli a colpi di remo risalivano la corrente, il canto degli uccelli faceva da sottofondo.

Questo mondo era più mio di quello dei cortili, delle strade e degli oratori della città, dove i miei coetanei giocavano, io volevo stare qui, questa era la mia dimensione.

Mi perdevo a camminare nei boschi e sulle sue rive, mi perdevo dolcemente come cullato nel grembo di una grande madre.

La gente del fiume era semplice e vera, scolpita e forgiata da una vita che scorreva con ritmi ancestrali, lei la natura era l’unica padrona di tutto e di tutti.

L’infanzia trascorse e anche l’adolescenza, senza che nulla potesse distrarmi da questo mio mondo; un po’ fatato un po’ surreale dove la mia vita era in simbiosi con le stagioni.

I colori dell’alba e del tramonto si susseguivano negli occhi, le nebbie mattutine e la flebile calma della sera irroravano i miei sentimenti.

Gli amici mi avevano dato un soprannome: orso.

In effetti lo ero un po’ orso, vivere in questo rifugio cambiava le mie esigenze di giovane uomo.

Non riuscivo ad accettare molte cose, aspetti della vita che i miei coetanei invece riuscivano a vivere.

Così invece di fare ciò che facevano loro passavo tutto il mio tempo libero al fiume a pescare a funghi anche solo a passeggiare a guardarmi attorno.

Così sono io, rude e sincero come i Tesinat sono.

 

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Buon Natale amici miei, dall'uomo di questa pianura di questi boschi di questo fiume che scorre nelle mie vene, dal vostro amico un abbraccio.

 

Buon natale a te amico mio ..... dall'alto delle

mie colline ti auguro ogni bene :friends:

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