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Era l’alba….(storia di un’ordinaria uscita)


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Il copione è sempre lo stesso…”allora domani si va?” “E certo…” “A che ora ci troviamo ?” (come se fosse diversa da qualsiasi altra volta… :P ) “Ok allora a domattina”

Ceni, prepari l’occorrente, ricontrolli quattro volte, perché forse ti sei dimenticato qualcosa… Monti la sveglia, come se servisse. Tanto ti svegli almeno un’ora prima, se non peggio. A volte dormi un’ora, altro che svegliarsi un’ora prima! :happy:

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Inviato (modificato)

Niente da fare, non si dorme.

Come se ti aspettasse chissà che fungata, sai in anticipo che se ne troverai uno stavolta sarà una festa, ma….non c’è niente da fare.

Il richiamo del bosco, quel bosco che ti accoglie da sempre, forse va oltre il semplice fatto di trovare.

Una faggeta che reputi un po’ tua, piena di ricordi che ti accompagnano e si rinnovano ogni volta che arrivi lassù, funghi o non funghi.

E allora ti alzi, colazione divorata, ma è troppo presto, diamo un’occhiata alle condizioni meteo e su APB, senza dimenticare di ricontrollare una quinta volta se hai dimenticato qualcosa…poi parti.

Naturalmente arrivi all' appuntamento in anticipo, come sempre. Il fratello si è appena alzato, sta facendo colazione, attendi con ingiustificata impazienza che sia pronto, poi si va.

Il viaggio è tutto un prevedere cosa ci si potrà aspettare, chissà, il tale ha trovato qualcosa lì, il tal’altro è andato di là ma non ha visto nulla…E ricordi. L’anno scorso a quest’ora… e ti ricordi nel 2009 ? no, era il 2010… oppure il 2011…poco importa, sono ricordi che è bello rivangare mille e mille volte con rinnovata soddisfazione e, perché no, un pizzico di orgoglio.

Modificato da risulon
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La strada è lunga, ma il viaggio non pesa.

C’è la voglia di arrivare, certamente, ma anche l’attesa dell’arrivo fa parte del gioco.

Finalmente imbocchiamo la stradina che ci porterà in quota, in 7 km si va dai 400 metri del fondovalle ai 1300 del nostro “paradiso”.

E’ immersa nei boschi, prima castagni e poi faggi, come sempre abbassiamo un po’ i finestrini per sentire se arriva qualcuno dalla parte opposta, è una stradina stretta e se si incrocia un’auto sono…problemi….o forse li abbassiamo perché così entra in auto l’essenza del posto, i suoi profumi, i suoi suoni.

Magari è un anticipare con i sensi ciò che ci aspetterà più in alto, quando saremo finalmente a destinazione.

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Il giorno prima c’è stato un forte temporale, la strada è coperta di foglie staccate sicuramente dalla grandine, non ci sono dubbi.

Insieme al caldo di questi giorni, ciò ci fa argomentare che fra tot giorni potrebbe anche essere buona…..Ma arriviamo a destinazione.

Si parcheggia, non c’è nessuno.

Scendi dall’auto.

Sta per sorgere il sole.

Tutto si ferma.

L’alba.

Fissi nella mente quegli istanti, veloci ed infiniti.

La valle è sempre lei, laggiù in fondo, ed ogni volta ti fermi a guardarla. L’alba, un istante infinito.

Lo descrisse bene, se non sbaglio, Mario Rigoni Stern: “.....domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un’alba sulle montagne?
.....a un certo momento, prima che il sole esca dall’orizzonte, c’è un fremito. Non è l’aria che si è mossa, è un qualche cosa che fa fremere l’erba, che fa fremere le fronde se ci sono alberi intorno, l’aria flessa, ed è un brivido che percorre anche la tua pelle.
E per conto mio è proprio il brivido della creazione, che il sole ci porta ogni mattina
.....”

Beh, aggiungo io: in quegli istanti sembra che tutto si fermi.

E’ un istante, gli uccelli smettono di cantare.

Forse guardano il sole sorgere.

E ti fermi anche tu.

 

post-4491-0-49605400-1436108105_thumb.jpg

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Poi ti riprendi, parti per il giro.

Poco importa se di funghi non c’è traccia, ancora una volta hai visto quell’istante.

Ne è valsa la pena.

Non una gran foto, come al solito, ma un nuovo ricordo si.

Da non dimenticare, e possibilmente da condividere.

 

:hug. Roberto

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:clapping: :clapping:

 

Grande Roberto...

Per i funghi ci saranno altre occasioni...

 

Abbraccione

 

Giuliano

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ogni volta è come descrivi, succede sempre pure a me, è inutile tanto quando devo ed è necessario dormire non riesco, come i bambini

 

a presto

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grande racconto delle tue emozioni che faccio pure mie e di tanti come noi,grazie

 

a presto,Giorgio

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Roberto..... che spettacolo, mi hai dato una chicca stamani prima di iniziare a lavorare... grazie.

 

Quel fremito di creazione.... credo di averlo sentito.-... ;) :friends:

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Il giorno prima c’è stato un forte temporale, la strada è coperta di foglie staccate sicuramente dalla grandine, non ci sono dubbi.

Insieme al caldo di questi giorni, ciò ci fa argomentare che fra tot giorni potrebbe anche essere buona…..Ma arriviamo a destinazione.

Si parcheggia, non c’è nessuno.

Scendi dall’auto.

Sta per sorgere il sole.

Tutto si ferma.

L’alba.

Fissi nella mente quegli istanti, veloci ed infiniti.

La valle è sempre lei, laggiù in fondo, ed ogni volta ti fermi a guardarla. L’alba, un istante infinito.

Lo descrisse bene, se non sbaglio, Mario Rigoni Stern: “.....domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un’alba sulle montagne?

.....a un certo momento, prima che il sole esca dall’orizzonte, c’è un fremito. Non è l’aria che si è mossa, è un qualche cosa che fa fremere l’erba, che fa fremere le fronde se ci sono alberi intorno, l’aria flessa, ed è un brivido che percorre anche la tua pelle.

E per conto mio è proprio il brivido della creazione, che il sole ci porta ogni mattina.....”

Beh, aggiungo io: in quegli istanti sembra che tutto si fermi.

E’ un istante, gli uccelli smettono di cantare.

Forse guardano il sole sorgere.

E ti fermi anche tu.

 

 

La risposta precedente era stingata,

perchè dal cellulare . . . .

 

. . . ma confermo . . tutto uguale :)

post-155-1282918772.jpg

 

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Come si dice mal comune mezzo gaudio......... ;)

 

sono emozioni comuni per i passeggiatori di bosco e non tanto per la presenza dei boleti ma per godere quei momenti magici che il bosco di crinale ti dona all'alba............. :wub:

 

Grazie Roberto per avere espresso queste emozioni e averle condivise.............

 

 

Un :hug. dal lupaccio del crinale.............. :friends:

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Quante albe...

quante levatacce

quanti cappotti

quanti chilometri

quanta strada percorsa per nulla

e

Quanta ancora

 

Ciao Roberto :hug.

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