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boschi laziali e abruzzesi


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C'è qualche errorino nel post precedente ma non riesco a correggerlo.

14000 m è un po troppo, è più un'altezza da airbus che da edulis. Intendevo 1400!!!

Un saluto, Sam

 

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Carissimo Samuele, io invece sono convinto del contrario, cioè che mai come quest'anno il postulato tanta acqua= tanti funghi sia assolutamente da rivedere. Sia chiaro, non credo di avere la verità in tasca, ma solo qualche minuto da spendere per fare due chiacchiere esponendo teorie più o meno bizzarre che comunque, per quanto riguarda i funghi, lasciano sempre il tempo che trovano :) .

Il problema principale credo anch'io sia stato il mancato riscaldamento del terreno dovuto sia alle temperature ma soprattutto alle frequenti piogge, poche zone possono vantare durante l'arco di tutta la stagione periodi di assenza di precipitazioni superiori alla settimana.

 

Aggiungo anche che questo effetto si è sentito di più nei boschi dove il terreno è più compatto, prova ne è che nei boschi di conifera l'annata sia per i porcini che per altri funghi è stata strepitosa, e in presenza di terreni più sabbiosi si sono avute fruttificazioni ottime anche in periodi dell'anno normalmente avari.

 

Azzardo una mia personalissima ipotesi, che l'inverno estremamente mite con conseguente assenza di gelate rilevanti del terreno ha contribuito a rendere meno friabile il terreno stesso, fatto che in concomitanza con l'assenza di periodi caldi prolungati ha dato origine a questa stramba stagione.

 

Tutto questo per dire che comunque gli effetti di una stagione sono estremamente complessi e concatenati fra loro, e quelli che ci appaiono evidenti e che per la maggior parte di stagioni "normali" possono essere sufficienti a spiegare le fruttificazioni di funghi, in stagioni anomale come questa non bastano più, le variabili aumentano oltre la nostra normale comprensione e diventano tali da farci perdere completamente la bussola!

 

stefano

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I boschi sono enormi ed io frequento molto l'alto lazio , la buttata e' vero dei primi di Luglio ma e' iniziata qualche giorni prima 27 Giugno.

Pero' ripeto i boschi sono talmente vasti che spesso ogni situazione soffro di svariati micro climi.

 

Ahh dimenticavo , ma non avevi chiesto di essere cancellato??

 

 

[color=#282828][font=helvetica, arial, sans-serif]
[i]io voglio solo cancellarmi dal sito niente di più , voi avete fatto le vostre scelte e ognuno fa lesue
saluti
alfredo [/i][/font][/color][list]
[*][url="http://www.apasseggionelbosco.it/forum/index.php?app=core&module=global&section=reputation&do=add_rating&app_rate=forums&type=pid&type_id=834859&rating=1&secure_key=51f9c6046b5bccae3b982ac48dbb8d95&post_return=834859"]Mi piace[/url]
[/list]

http://www.apasseggi...i/page__st__105

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se ti do fastidio posso anche cancellarmi, ..penso di aver posto una questione interessante, se a te non interessa puoi sempre evitare di rispondere

ciao

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Carissimo Samuele, io invece sono convinto del contrario, cioè che mai come quest'anno il postulato tanta acqua= tanti funghi sia assolutamente da rivedere. Sia chiaro, non credo di avere la verità in tasca, ma solo qualche minuto da spendere per fare due chiacchiere esponendo teorie più o meno bizzarre che comunque, per quanto riguarda i funghi, lasciano sempre il tempo che trovano :) .

Il problema principale credo anch'io sia stato il mancato riscaldamento del terreno dovuto sia alle temperature ma soprattutto alle frequenti piogge, poche zone possono vantare durante l'arco di tutta la stagione periodi di assenza di precipitazioni superiori alla settimana.

 

Aggiungo anche che questo effetto si è sentito di più nei boschi dove il terreno è più compatto, prova ne è che nei boschi di conifera l'annata sia per i porcini che per altri funghi è stata strepitosa, e in presenza di terreni più sabbiosi si sono avute fruttificazioni ottime anche in periodi dell'anno normalmente avari.

 

Azzardo una mia personalissima ipotesi, che l'inverno estremamente mite con conseguente assenza di gelate rilevanti del terreno ha contribuito a rendere meno friabile il terreno stesso, fatto che in concomitanza con l'assenza di periodi caldi prolungati ha dato origine a questa stramba stagione.

 

Tutto questo per dire che comunque gli effetti di una stagione sono estremamente complessi e concatenati fra loro, e quelli che ci appaiono evidenti e che per la maggior parte di stagioni "normali" possono essere sufficienti a spiegare le fruttificazioni di funghi, in stagioni anomale come questa non bastano più, le variabili aumentano oltre la nostra normale comprensione e diventano tali da farci perdere completamente la bussola!

 

stefano

sono d'accordo con te,,,,,,,io mi sono convinto di una cosa,,,,,,,,,,,il sottobosco, in particolare sul castagno, ha avuto una inusuale crescita di rovi che non permettono nè alla luce nè al calore di portare il loro benificio sul terreno, infatti se si vuole vedere qualche fungo conviene andare nelle querce, poi sicuramente ci sono anche influenze dovute ai tipi di terreno e alle altezze oltre alle pendenze.

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Io posso parlare solo della mia zona, del resto non so.

Già la stagione dei dormienti mi diceva che qualcosa non andava, tante buttatine che si fermavaano, poi ripartivano e comuqnue i funghi facevano solo in fungaia e in zone abbastanza esposte (e il dormiente ama l'umido).

Il momento critico è la primavera, qaundo il terreno è spoglio, in quei giorni se scalda bene senza eccessi si immagazzina il calore che poi serve in autunno, quando le temperature esterne non aiutano... e nel 2014 il faggio ha messo foglia senza una scaldata decente, al castagno è andata pure peggio perchè a terreno spoglio si è beccato tanta acqua e poi ha messo la foglia: risultato tanta erba e rovi e felci e ginestre anche in posti solitamente aperti e da lì in poi il terreno non è più riuscito a scaldarsi.

Anche all'abete c'è tantissima "erba" rispetto al solito.

Poi estate piovosa, vento, tanta escursione temrica tra giono e notte, insomma un mix non favorevole per la crescita dei funghi e quindi buttate brevi, funghi bacati, ecc.

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Io parlo per la zona di Amatrice e dintorni.

 

Nessuna buttata di rilievo, solo funghi sparsi, l'unica grossa raccolta è stata nel versante ovest della Laga nelle Marche, da metà Settembre, nemmeno confine col Lazio, ma gli amatriciani anche fungaroli top non ci hanno capito nulla e quindi hanno raccolto bene solo i locali e i conoscitori della zona. Per il resto i funghi hanno fatto veramente ridere, ettari ed ettari di bosco che hanno buttato si tanti galletti ma manco come l'anno scorso e porcini solo per le lumache. Questa estate sono stato due mesi a casa ad Amatrice, cercando la mattina e studiando il pomeriggio, ho girato ovunque da Poggio d'Api a Campotosto e di buttate se ne sono viste pochissime, giusto qualche crinale e prato in fiorita nei momenti piu' caldi dell'anno, e sottolineo crinali e prati.

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Mi piace questa discussione!

 

Come constatato personalmente e da molte testimonianze esterne ai forumisti che mi hanno preceduto

L'indiziato è il castagno mentre quercie faggi e tutti gli altri in fila hanno messo e anche alla grandissima...lazio compreso!

 

La motivazione x il mio punto di vista è legata alla troppa luce che passa, fenomeno che genera eccessiva vegetazione del sottobosco...chi ricorda era un evento che auspicavo in passato e che scongiuravo.

Normale che le pioggie abbondanti hanno aggravato tali crescite

Piu5 che contribuire a freddare il terreno...

A conferma di questa ipotesi cito castagneti a 300m slm a sud pieno che viaggiano a 25 di massima ad aprile e dire che non si siano scaldati mi fa' un po'ridere

Sopratutto dopo che la prima botta forte delle copiose stagionali

Sia partita a quota 1050m in un posto dove 25 forse li vede 10 volte l'anno...oltrettutto esposizione nord ovest!

 

Ovviamente mi riferisco ai porcini ... degli altri mi interesso meno !

 

Saluti

 

 

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Come constatato personalmente e da molte testimonianze esterne ai forumisti che mi hanno preceduto

L'indiziato è il castagno mentre quercie faggi e tutti gli altri in fila hanno messo e anche alla grandissima...lazio compreso!

 

La motivazione x il mio punto di vista è legata alla troppa luce che passa, fenomeno che genera eccessiva vegetazione del sottobosco...chi ricorda era un evento che auspicavo in passato e che scongiuravo.

Normale che le pioggie abbondanti hanno aggravato tali crescite

Piu5 che contribuire a freddare il terreno...

A conferma di questa ipotesi cito castagneti a 300m slm a sud pieno che viaggiano a 25 di massima ad aprile e dire che non si siano scaldati mi fa' un po'ridere

Sopratutto dopo che la prima botta forte delle copiose stagionali

Sia partita a quota 1050m in un posto dove 25 forse li vede 10 volte l'anno...oltrettutto esposizione nord ovest!

 

Ovviamente mi riferisco ai porcini ... degli altri mi interesso meno !

 

Saluti

 

Si va beh... ma quando ce li fai vedere? :snoozer_05: :yahoo:

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Cari amici appibbini,

vedo che ognuno di noi ha una sua teoria sull'andamento delle fruttificazioni di questa anomala stagione micologica (e questo è comprensibile); ma credo, ora più che mai, come più volte ribadito in questo forum, i funghi nascono e crescono dove e come vogliono loro, inutile scervellarsi in ipotesi più o meno fantasiose, l'unico dato certo è che sono mancate le alte temperature estive e quindi il terreno dei boschi (in ombra) non si è scaldato sufficientemente per permettere una normale fruttificazione.

Ma non tutto è andato perduto; se sono mancati i porcini, in compenso nei prati montani che hanno goduto della tanta acqua e del soleggiamento, le fruttificazioni degli spugnoli e degli Agaricus sono state molto abbondanti, non solo, queste particolari condizioni meteo-climatiche hanno permesso la crescita di specie rare e particolari che si vedono solo ogni tot di anni (come quella che vi allego).

Non disperate, abbiamo ancora due mesi per poter passeggiare nei prati e boschi e...... chissà che la natura non ci riservi qualche bella sorpresa!

un salutone bionico,

Ennio.

PS: in allegato Floccularia luteovirens, raccolta oggi da alcuni miei amici nel pian grande di Castelluccio di Norcia (PG), fotografata a casa in studio.

post-791-0-09637000-1412983187.jpg

Modificato da Ennio
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quest'anno è la dimostrazione di come le regole che disclinano la fruttificazione dei funghi sono in realtà sconosciute e non studiate.

.........

 

...... ma credo, ora più che mai, come più volte ribadito in questo forum, i funghi nascono e crescono dove e come vogliono loro, inutile scervellarsi in ipotesi più o meno fantasiose.....

 

:yes:

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