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Soppressione di 400 cervi nell'altipiano del Cansiglio


rossano

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Guarda Marco, nessun problema, tu non lo diresti ed invece io lo ribadisco. Le opininoni vanno espresse senza remore.

 

Vi parlo di persone sono nate in gran parte nei luoghi in cui abitano ora e gli ungulati sono arrivati solo da pochi anni. Convinc erli che devono lasciare anche solo il 20-30% del raccolto in pasto a loro è un'impresa impossibile nonostante i risarcimenti.

 

Provate a vangare e concimare l'orto per un anno intero e lasciare che vi buchi dentro in cinghiale. Provate.

 

L'ho già detto: gli ungulati sono animali splendidi e sono per conto mio anche una splendida passione, ma all'espansione ahimè va posto un limite. Nel migliore dei modi possibile, ma va posto.

 

Non limitiamo il ragionamento ai pochi sopravvissuti in montagna. Provate a farli pascolare fra i vigneti o i frutteti di pianura e succederà il finimondo!

 

Solo per dire, non che sia "la soluzione"...

ma io ho messo un pannello solare, con una batteria, e recintato un ettaro(100mtx100mt), la spesa è di 200euro se comperi il materiale, da me la comunità montana lo fornisce, ed in alcuni casi di persone anziane manda pure a piantare i picchetti.

Solo per dire.... ma io lo feci anni fa, e ho rinnovato il materiale quest'anno.

Funziona con tutto, meno che con gli istrici che a loro la corrente gli fa una benemerita....

Oggi, il mio maggior problema, sono le lepri in primavera pensa te....

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L'articolo è scandaloso, vorrei capire cosa significa " A partire da quegli allevatori costretti ogni giorno a proteggere i propri terreni e il cibo destinato a mucche e caprioli. " :huh:

 

In ogni caso spostare un numero così elevato di animali di quel tipo è praticamente impossibile.

 

Quindi la soluzione, detta a denti stretti e a malincuore, mi sembra l'inevitabile abbattimento.

 

Sicuramente nel corso degli anni c'è stata una pessima gestione del territorio, con abbattimenti selettivi probabilmente non sarebbero giunti ad una soluzione così drastica ed eclatante.

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questo è un argomento "scabroso" che conosco bene oltre che per passione anche per motivi professionali sin dai lontani anni dell'Università con la zoologia, le zootecnie, la zoologia applicata alla caccia, e molte altre amenità.

 

Ancora oggi, dopo circa trent'anni, mi ritrovo a fare pressapoco i medesimi discorsi, qui come nelle riunioni di agrcoltori, nei tavoli tecnici, etc. Per cui non aggiungerò nulla a quanto gia detto.

 

Mi preme però sottolineare quello che secondo me è un punto di vista totalitario e inaccettabile del'uomo che non vuole disturbi e per giustificarsi usa argomenti non veri primo tra i quali la supposta primazia sul territorio, il dirtto derivante dall'essercia arrivati prima; nella fattspecie rispetto agli ungulati che sarebbero arrivati da poco.

Falso!

E' facilmente dimostrabile come praticamente tutte le specie che ci sono in Italia oggi c'erano già dalla fine del Pleistocene, e poi ai tempi dei romani, e poi nel medioevo, e poi quando c'erano i nostri bisnonni; le popolazioni saranno indubbiamente variate ma la primazia della presenza umana è una scusa bella e buona. Punto.

 

Sul discoroso del mangio io o mangi tu: in nessun caso e ripeto in nessun caso la 'posta in gioco' è paritaria. Per l'animale il cibo e lo spazio di cui ha necessità sono vitali; per gli agricoltori (grazie ai quali tutti mangiamo ed io anche lavoro) al più sarà in gioco una quota di produzione; per chi ha l'orto il frutto della sua fatica, importante eh, ma certamente non paritaria. Sono ben convinto che non sia piacevole trovarsi l'orto più o meno saccheggiato ma mi pomgo il problema se l'eliminazone fisica del "colpevole" sia una risposta adeguata in una società come la nostra.

Sulle stime dei danni e sui soggetti che li subiscono ci sarebbe da discutere a non finire e non mi sembra il caso.

 

Guardate che nel mondo ci sono già aberranti esempi di fare "terra bruciata" in senso biologico e rispetto ai quali molti giustamente si scandalizzano e non mi va di fare la facile lista. Bisogna poi però che quando tocca a noi usiamo un po' di quel buon senso di cui sembriamo pieni quando ci imbarchamo nelle battaglie per la difesa dell'ambiente e dei suoi abitanti.

 

Queste possono sembrare "questioni filosofiche" (e forse lo sono anche ma nel senso vero del termine) e invece devono essere conosciute e considerate se si vuole affrontare correttamente la questione.

 

Infine: si vogliono uccidere tutte le forme biologiche che ci arrecano danno, disturbano, spaventano, infastidiscono?

Lo si dica senza ipocrisia e senza ricorrere a scuse o peggio a opinioni prezzolate.

Da parte mia, qualora si facesse, spero di non essere tra i superstiti di quel mondo.

Modificato da funghimundi
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Io non ho nessun titolo da esibire in materia, ma vivo in mezzo ai montanari e molto molto vicino agli ungulati. Poter vedere finalmente i cervi dalla finestra ed è stata una sensazione impagabile ma ho pensato fin da subito che non poteva durare. Sono aumentati gli ungulati e sono aumentati gli incidenti, sono aumentati gli ungualti e sono aumentati i danni. Dopo i primi tentativi il filo eletterico è stato sostituito ed è ritornato quello spinato (forse per i costi) , qualcuno ha addirittura eretto reti invalicabili. In due parole: sono aumentate gli ungulati e sono aumentate le lagne.

 

L'uomo pensa molto spesso solo all'amor proprio e per questo convincere le popolazioni locali è impresa ardua, direi quasi impossibile. Pensateci però anche voi quando sedete a tavola, scagli la prima pietra chi è senza peccato.

Modificato da marcog
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Per evitare equivoci voglio solo aggiungere che la mia è una posizione sofferta, perchè sono fra quelli si fa qualche problema per il solo disturbo in certi periodi dell'anno.

 

ti capisco perfettamente

 

le posizioni sofferte sono le migliori ....

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vedo che piano piano cambiano i tempi e le opinioni , anni fa' ci scannammo per un articolo che parlava di abbattimento di caprioli , perche' arrecavano troppi danni ai vigneti , oggi leggo con piacere che nonostante l'entita' del danno al patrimonio faunistico si comincia a capire che e' inevitabile porre un fermo all'espansione incontrollata di alcune speci che arrecano danni

l'aggettivo piacere e' rivolto al rinnovamento del modo di pensare , e non all'abbattimento dei 400 capi ( che non so' dove stavano , ma sono veramente tanti , almeno una catena montuosa ce vole per contenerli)

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vedo che piano piano cambiano i tempi e le opinioni , anni fa' ci scannammo per un articolo che parlava di abbattimento di caprioli , perche' arrecavano troppi danni ai vigneti , oggi leggo con piacere che nonostante l'entita' del danno al patrimonio faunistico si comincia a capire che e' inevitabile porre un fermo all'espansione incontrollata di alcune specie che arrecano danni

l'aggettivo piacere e' rivolto al rinnovamento del modo di pensare , e non all'abbattimento dei 400 capi ( che non so' dove stavano , ma sono veramente tanti , almeno una catena montuosa ce vole per contenerli)

 

non entro in merito alla questione, anche perchè poco ci capisco, sia di caccia che di ungulati, però questa affermazione mi ha fatto veramente sorridere, in senso buono Gianluca :contract: ,

perchè pensando alle specie che arrecano danni e poi pensando all'uomo bhè mi vien da sorridere due volte... :wink:

mi pongo sempre la domanda di come possiamo arrogarci il diritto di padroni del mondo,

e sia chiaro, queste mie riflessioni esulano del tutto dal discorso caccia, animali etc etc...

:hug2:

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i miei vicini fanno cosi' http://www.giornaled...io-di-settembre

dopo un inverno mite come quello passato è naturale che il numero dei selvatici sia aumentato e quindi il predatore per eccellenza (uomo) ne approfitta...

la carne di queste bestie allieterà il desco di tanti di noi...l'alternativa è diventare vegetariani...a voi la scelta :biggrin:

Modificato da badius
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argomento trito e ritrito,problema,quello della sovrapopolazione di selvatici,che si ripresenta sempre più spesso

qui da me sono i cinghiali,da qualche altra parte sono i caprioli,che stanno aumentando in misura vertiginosa quasi ovunque,

in questo caso parliamo di cervi

condivido quanto detto da Gava,probabilmente un piano di caccia di selezione,se ben studiato e attuato e se fosse stato avviato in tempo utile,

credo,non avrebbe portato a questa drastica soluzione

fermo riconoscendo i problemi logistici,di trasferirli o qualsiasi altra soluzione valida per salvarli.

Lungi da me innescare polemiche tra chi è pro o contro la caccia,ognuno ha le proprie convinzioni

ma so che qualche Parco Naturale,specialmente nell'Est dell'Europa,viene gestito in questa maniera:

proprio per tenere sotto controllo la popolazione faunistica,si effettua la caccia di selezione,si paga una somma congrua

e si è accompagnati da un'esperta guida,la quale con il binocolo valuta quale sia il capo da abbattere,seguendo delle direttive ben precise e cercando di tutelare al massimo la popolazione faunistica

a quel punto punto,il cacciatore che ha sborsato la cifra può abbattere il capo,portandosi a casa il trofeo.

Qualcuno troverà disumano questo modo di agire,ma sicuramente evita di arrivare a conseguenze ben più disastrose.

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Non usare il plurale Ste' , noi siamo solo opinionisti , i padroni del mondo esistono , ma non siamo noi , in montagna condannano a morte 400 cervi e in pianura condannano 5000 operai dell'indesit alla fame , la parola esubero ormai vale per le bestie e vale per noi ,

" non sorridete , gli spari sopra sono per voi " , cantava Vasco qualche anno fa' , e mentre una riserva sfoltisce i pori cervi , una citta' perde i suoi connotati , tra la chiusura della merloni e dell'indesit , e delle industrie satelliti che gli giravano intorno , fabriano , nelle marche , praticamente una citta' ridotta alla fame , negozi chiusi , fabbriche chiuse ....etc. etc.

C'e' poco da ride Ste' , e se qualcuno se riempie la cantina de robbetta bona de cervo , tanto de applauso , ricorda la favoletta della cicala e della formica , che oggi magni e sorridi , domani ......chissa'

:wink: :hug2:

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Non usare il plurale Ste' , noi siamo solo opinionisti , i padroni del mondo esistono , ma non siamo noi , in montagna condannano a morte 400 cervi e in pianura condannano 5000 operai dell'indesit alla fame , la parola esubero ormai vale per le bestie e vale per noi ,

" non sorridete , gli spari sopra sono per voi " , cantava Vasco qualche anno fa' , e mentre una riserva sfoltisce i pori cervi , una citta' perde i suoi connotati , tra la chiusura della merloni e dell'indesit , e delle industrie satelliti che gli giravano intorno , fabriano , nelle marche , praticamente una citta' ridotta alla fame , negozi chiusi , fabbriche chiuse ....etc. etc.

C'e' poco da ride Ste' , e se qualcuno se riempie la cantina de robbetta bona de cervo , tanto de applauso , ricorda la favoletta della cicala e della formica , che oggi magni e sorridi , domani ......chissa'

:wink: :hug2:

 

sorriso amaro. caro Gianluca, amaro...

carne da macello, in tutti i sensi, come dici te, purtroppo...

:huh:

 

:hug2:

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