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Il suono in sottofondo...


gava

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Si possono paragonare gli amici a dei colori ??

 

 

Io l'ho fatto, ho dovuto farlo e grazie al cielo ho potuto farlo....

 

 

....la mia vita è tornata a colorarsi grazie a loro e sta ritrovando gradatamente le sfumature perse.

 

 

 

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se avessi vagato per questi boschi da solo sarebbe stata ugualmente una sofferenza...

 

...qui per me è come essere a casa..

 

....è come vedere un divano vuoto...

 

...un acquaio in ordine...

 

..un abete caduto dove non avrebbe dovuto...

 

...troppi ricordi....

 

 

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Magari la schiena non mi permetterà di sfruttarla appieno...

 

...pazienza...

 

...l'affronterò comunque con un sorriso.......grazie a voi.

 

 

Sempre presenti, magari anche con un semplice cenno d'intesa.

 

 

Per molteplici motivi sono stato impegnato, ma vi ho pensato...

 

 

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...continuerò a spennellare la mia vita con i vostri colori...

 

...ascoltando la sua voce...

 

 

...il suono in sottofondo....che mi accompagnerà per sempre.

 

 

:friends:

 

 

 

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Bravo Gianluca,

 

gran bel post con le solite foto affascinanti.

 

Mi spiace per i dolori che hai dovuto affrontare e sono felice che gli amici e le tue montagne ti abbiano aiutato ad andare avanti.

 

Un abbraccio.

 

 

Gabriele

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Per altre vicissitudini, ma anch'io ho finito per ritrovarmi nel bosco per sfuggire ad una quotidianità che non riconoscevo più. Nel bosco ho trovato quegli stessi amici un po' particolari che ci hai mostrato tu; qualche volta me li sono persino inventati, come si faceva da bambini: ricordi i folletti che disegnavo sulle foto un paio di anni fa e che ho postato anche qui?

Però l'amico più autentico che troviamo nella solitudine della natura è dentro di noi, ed è anche quello più sfuggente, più difficile da riconoscere, qualche volta persino da accettare; e se non accettiamo quello, poi diventa difficile ritornare dagli altri.

Chissà che anche quel gabbiano non fosse in cerca di sé stesso nel bosco, lontano dal mare e dalla sua quotidianità divenuta estranea, alcune volte ne ho visti persino qui in Valle di Fiemme; ci sarà un motivo se il gabbiano è tanto caro agli scrittori come metafora della ricerca di sé!?!

Un abbraccio,

Daniele

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Gianluca so cosa significano questi boschi per te e che legame forte avevi con i tuoi genitori perchè tu stesso me l'hai raccontato.

 

Spero che la tua vita torni a colorarsi di nuovo anche grazie agli amici.

 

La vita a volte dà e a volte toglie: a volte ci si sente invincibili e padroni e poi si prendono colpi terribili. Sempre più spesso scappo sul crinale perchè spero che la fatica mi faccia liberare la testa, ma non va così, eppure si torna con le energie per continuare a lottare e, se necessario, a mentire a chi si ama.

 

Giovanni

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Mi ricordo la tua telefonata mentre ero in macchina verso il mare .

 

Secondo me sei vicino a superare la fase del dolore ed a vivere quella dei piacevoli ricordi che non andranno perduti e questa è la più bella eredità che i genitori ti hanno lasciato.

Non sottovalutare questa fortuna che hai avuto.

 

Un abbraccio.

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