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Imparare a comporre l'immagine in Fotografia è come imparare a parlare.


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Avessi tempo mi piacerebbe un sacco parlare anche del periodo storico, che anche io adoro.

Ma come vedi non ho nemmeno risposto al tuo Topic che ho letto male e in fretta...... mi spiace.

Spero di farmi perdonare con questi piccoli suggerimenti.

 

Ti abbraccio :friends:

 

La fiera delle vanità è notevole quanto triste :wink:

 

Perchè triste Giacomo.

In fondo è la storia di due collegiali con obiettivi diversi.

Una con l'unico intento di emergere nell'alta borghesia Inglese (Rebecca Sharp) e l'altra (Amelia Sedley) con l'unico scopo di vita ossia quella di essere fedele al suo George Osborne.

 

Trovo decisamente più triste Papà Goriot di Balzac.

 

Scusa L'off topic e ti saluto caramente.

 

Giancarlo

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Perchè triste Giacomo.

In fondo è la storia di due collegiali con obiettivi diversi.

Una con l'unico intento di emergere nell'alta borghesia Inglese (Rebecca Sharp) e l'altra (Amelia Sedley) con l'unico scopo di vita ossia quella di essere fedele al suo George Osborne.

 

Trovo decisamente più triste Papà Goriot di Balzac.

 

Scusa L'off topic e ti saluto caramente.

 

Giancarlo

 

Mi sa che hai ragione...

Mi accorgo che sempre più spesso il ricordo di un libro o di un film sono influenzati dal periodo in cui ho visto l'uno e letto l'altro.

 

Ti abbraccio :yes4:

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film molto particolare proprio per le caratteristiche che tu hai descritto Giacomo

sicuramente vedendolo più volte si riescono ad apprezzare cose sfuggite alla prima...

....averci il tempo...! :bye1:

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Kubrik è un maestro della composizione, Andrea guarda questa di Full metal Jacket

 

Vincent-DOnofrio-Full_l.jpg

 

 

Se si applica lo schema con le linee ...e' impressionante .

Guarda dove a messo l'angolo!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Dovesse anche durare sei ore non perderò la visione di questo film, grazie per la segnalazione Giacomì.....ricordo l'Ultimo imperatore e le immagini mozzafiato, film che richiedono rigorosamente il grande schermo di una sala cinematografica.....

 

 

....e poi i controluce che tanto amo, penso che permettano un gioco di luci necessario per l'evidenza dei particolari interessanti altrimenti non evidenziabili.

 

 

:friends:

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:clapping: :clapping:

 

Grazie di tutto Giacomo...

 

Cose per mè inarrivabili sicuramente...ma chissà..nel futuro che abbia più tempo e voglia di approfondire...

 

Gli Stimoli..sono importantissimi..da qualsiasi parte arrivino..se poi provengono da un Amico come tè...di più..

 

Un Abbraccio

 

Giuliano

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Ahhhh, questo è veramente un topic in puro stile APB, uno di quelli da cui si impara, in cui ci si immerge,

da cui si riemerge con quel qualcosa in più. Non serve dire molto altro, grazie Giacomo, il film lo devo vedere,

ma pure io mi recupero prima il libro, l'800 è un periodo che apprezzo, in particolare per gli scrittori dell'epoca però :biggrin:

 

P.S. Si mi vergogno ad ammetterlo, ma non ho ancora visto nemmeno un film di Kubrik :fie:

 

 

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P.S. Si mi vergogno ad ammetterlo, ma non ho ancora visto nemmeno un film di Kubrik :fie:

 

ARRRGGGHHHHHHH :swoon:

 

Secondo me Kubrik va visto, e sai perchè?

Oggi come oggi è lento e un pò fuori tempo, ma è come non aver letto "I promessi sposi" o la "Divina commedia", serve assolutamente come insostituibile punto di riferimento, come Metropolis e Blade Runner per i film di fantascienza per capirsi. :wink:

 

P.S. nel malaugurato caso che tu non abbia visto Metropolis e Blade Runner, vista anche la tua passione per gli "anime" tecnologici, ti "pisto" come dice Raffa!!! :club:

Modificato da Gibbo
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ARRRGGGHHHHHHH :swoon:

 

Secondo me Kubrik va visto, e sai perchè?

Oggi come oggi è lento e un pò fuori tempo, ma è come non aver letto "I promessi sposi" o la "Divina commedia", serve assolutamente come insostituibile punto di riferimento, come Metropolis e Blade Runner per i film di fantascienza per capirsi. :wink:

 

P.S. nel malaugurato caso che tu non abbia visto Metropolis e Blade Runner, vista anche la tua passione per gli "anime" tecnologici, ti "pisto" come dice Raffa!!! :club:

 

Mi sa che ti tocca prendere una bella mazza, e pure il traghetto :lmao:

Son casi, sono anni che mi dico "lo devo vedere" e non li ho ancora visti, ma arriverà il loro momento.

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Mi sa che ti tocca prendere una bella mazza, e pure il traghetto :lmao:

Son casi, sono anni che mi dico "lo devo vedere" e non li ho ancora visti, ma arriverà il loro momento.

Si fa per dire.... ma Metrolis e Blade Runner per uno come te sono imperdibili,

pensa solo che Metropolis è del 1930 circa ed è muto e b/n.

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Si fa per dire.... ma Metrolis e Blade Runner per uno come te sono imperdibili,

pensa solo che Metropolis è del 1930 circa ed è muto e b/n.

 

E difatti non me li perderò assolutamente :friends:

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"C'è un aforisma assai noto che dice che quando un regista muore diventa un fotografo. E' un'osservazione acuta ma un po' superficiale e di solito proviene da quel tipo di critici che si lamentano perché un film ha una fotografia troppo bella. Ad ogni modo ho iniziato come fotografo. Ho lavorato per la rivista Look dai diciassette ai ventuno anni. [...] Quell'esperienza per me ebbe un valore inestimabile, non solo perché imparai un sacco di cose sulla fotografia, ma anche perché mi fornì una rapida educazione su come andavano le cose nel mondo. [...] Mi divertivo tremendamente a quell'età, ma alla fine quegli abiti mi diventarono stretti, specialmente perché la mia massima ambizione era sempre stata quella di fare del cinema. I soggetti che Look mi assegnava erano in genere abbastanza stupidi. [...] Occasionalmente avevo l'opportunità di fare una storia interessante su qualche personaggio. Una di queste fu su Montgomery Clift, che era agli inizi della sua brillante carriera. La fotografia certamente mi fece compiere il primo passo verso il cinema. Per girare un film interamente da soli, come feci inizialmente io, si può non saperne molto di tutto il resto, però bisogna conoscere bene la fotografia".

(tratto da "Kubrick" di Michel Ciment, 1999)

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"C'è un aforisma assai noto che dice che quando un regista muore diventa un fotografo. E' un'osservazione acuta ma un po' superficiale e di solito proviene da quel tipo di critici che si lamentano perché un film ha una fotografia troppo bella. Ad ogni modo ho iniziato come fotografo. Ho lavorato per la rivista Look dai diciassette ai ventuno anni. [...] Quell'esperienza per me ebbe un valore inestimabile, non solo perché imparai un sacco di cose sulla fotografia, ma anche perché mi fornì una rapida educazione su come andavano le cose nel mondo. [...] Mi divertivo tremendamente a quell'età, ma alla fine quegli abiti mi diventarono stretti, specialmente perché la mia massima ambizione era sempre stata quella di fare del cinema. I soggetti che Look mi assegnava erano in genere abbastanza stupidi. [...] Occasionalmente avevo l'opportunità di fare una storia interessante su qualche personaggio. Una di queste fu su Montgomery Clift, che era agli inizi della sua brillante carriera. La fotografia certamente mi fece compiere il primo passo verso il cinema. Per girare un film interamente da soli, come feci inizialmente io, si può non saperne molto di tutto il resto, però bisogna conoscere bene la fotografia".

(tratto da "Kubrick" di Michel Ciment, 1999)

 

C'è una mostra fotografica di kubrik che sta girando, se vi capita andate a vederla! :wink:

 

 

cercata e subito trovata

 

Kubrick fotografo

Modificato da Gibbo
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Innanzitutto Giacomo.....cambia avatar perchè non si riesce a leggerti. :lmao: ...mi distrai. :biggrin:

 

La sala del Caravaggio agli Uffizi, mi ci son sempre perso dentro, e quando avvicinandomi alla fotografia mi sono accorto che il suo linguaggio può essere talmente elevato da essere considerato un fenomeno artistico a tutti gli effetti, non ho potuto fare a meno di ricollegare concettualmente quei chiaro scuri alle immagini fotografiche.

 

Ci vorrei arrivare per gradi, senza bruciare le tappe, anche per non correre il rischio di passare più tempo col mouse in mano che con la macchina fotografica. :biggrin:

 

Un primo tentativo l'ho fatto recentemente in questa immagine, cercando tramite l'angolazione giusta e l'esposizione a spot sul soggetto, che essendo chiaro mi ha favorito enormemente, scurendo il contorno che era ovviamente più chiaro ed omogeneo.

 

E' un buon viatico per evitare appunto un estenuante lavoro di post produzione. :biggrin:

 

....piano piano.

 

Anch'io adesso guardo il film con occhio diverso, prestando attenzione alle inquadrature, s'impara molto anche da questo, forse anche di più che guardare degli still life fatti in studio con decine di faretti e pannelli riflettenti, tutte cose che non potrò mai permettermi di fare.

 

 

 

5079487620_ed574447d5_b.jpg

 

 

 

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