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Racconto di Natale


tyrnanog

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… un angolo di natura ancora immerso nel calore e nei profumi dell’estate.

Il Borgomastro gli spiegò che ogni bosco fatato nasconde e protegge una minuscola radura, impossibile da trovare per i comuni mortali, in cui non cade mai la neve e che il gelo non può racchiudere nella sua morsa; è qui che il Piccolo Popolo trascorre la notte di Natale ed attende la nascita del Nuovo Anno, ed è sempre qui che fate e folletti lo invitavano a tornare per unirsi a loro, la sera della Vigilia, se avesse accettato di compiere la missione che la Regina gli aveva assegnato. Pareva che fosse questo il dono promesso: vivere ancora un breve momento d’estate nel cuore dell’inverno.

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Ma nel resto della valle la neve era già caduta abbondante; chiusi nelle case riscaldate, gli uomini affrettavano i preparativi per la Notte di Natale, incuranti…

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… di come gli animali del bosco si apprestavano a trascorrere quella stessa notte. Avrebbero avuto freddo, o fame? … Non importava a nessuno!

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Il giorno del Solstizio, però, non si fece attendere a lungo e, dal suo castello d’inverno, la sovrana decretò che per l’ospite fosse giunto finalmente il momento di fare ritorno nel proprio mondo.

I folletti riaccompagnarono Tyrnanog nel medesimo punto dove l’avevano trovato tanti giorni prima, addormentato sotto il Cirsio, e dove lo salutarono, ma non prima di avergli rinnovato l’invito, se avesse portato a termine la propria missione, a tornare in quel medesimo luogo... dopo cinque mesi esatti, la sera della Vigilia di Natale.

“Ma come tra cinque mesi… non è possibile che la Vigilia… siamo già… alla fine di dicembre…” Tyrnanog non capiva, avrebbe voluto replicare, ma quello strano torpore si impadronì nuovamente di lui; chiuse gli occhi e…

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… l’uomo si risvegliò, si guardò intorno un po’ frastornato – il sole di luglio ammiccava alto tra le cime degli alberi e le formiche erano ancora indaffarate sul Cirsio giallo – guardò l’orologio e si rese conto di aver dormito solo alcuni minuti. “Che strano sogno - pensò – così tante avventure in così pochi istanti!”; perciò, rassicurato e convinto che l’immaginazione gli avesse giocato un tiro birbone, si alzò per avviarsi verso casa.

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Fu in quel momento che lo sguardo gli cadde sul piccolo oggetto appoggiato sul muschio accanto a sé; allora capì che non si era trattato di un sogno… e decise che, nei mesi che lo separavano dal Natale, si sarebbe adoperato in ogni modo per far comprendere ai propri simili l’importanza di salvaguardare il bosco, ma soprattutto decise che avrebbe accettato l’invito a tornare alla radura incantata la sera della Vigilia, perché – ed è questo il vero dono - …

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Intanto ti faccio gli Auguri......senno' chi le sente le donne Anguane!!!!!!!!!

E poi i complimenti per il tempo che hai dedicato a questa bellissima natura da proteggere .

Natura che a volta viene interpretata in maniera troppo superficiale.

L'impegno di tutti noi e' basilare affinche' la divulgazione in materia possa entrare nei cuori di molte ersone.

:happybday:

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:happybday: ...ERA TANTO CHE NON MI APPASSIONAVO COSì IN UN POST. :happybday:

FAVOLA BELLISSIMA. :Mauridia_03: ....è dir poco.

GRAZIE Amico dei Folletti :happybday:

buon Natale e Buon Anno nuovo anche a Te.

 

Alessandro

Modificato da Alpis63
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E poi i complimenti per il tempo che hai dedicato a questa bellissima natura da proteggere .

Parecchie di queste immagini le avevo già utilizzate l'estate scorsa per una serata, destinata ai bambini, organizzata assieme ad un'amica fungaiola, per parlare dell'importanza di rispettare il bosco. Quassù è zona turistica e vale sempre la pena pungolare la gente in tal senso.

Naturalmente era una cosa di prova, alla buona, e il racconto non era ancora ben delineato, però era piaciuto.

Magari queste cose e tante altre simili (ne ho già viste anche qui sul forum), mettendo insieme un po' di pazienza e di lavoro di tanti, si potrebbero utilizzare e diffondere anche tramite "A passeggio nel bosco" (penso a scuole, gruppi parrocchiali ecc.).

Intanto, ancora auguri di buon Natale,

Daniele

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oggi lo faccio vedere all mia nipotina

Allora falle gli auguri anche da parte mia, perché è proprio ai piccoli come lei che questa cosa è dedicata.

(intanto, però, auguri anche a te!)

Daniele

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....ma quanto ci hai messo a fare un così bel lavoro?

In effetti ho iniziato già l'anno scorso, un'immagine alla volta, quando mi capitava un soggetto interessante; poi la cosa si è formata pian piano.

Auguri,

Daniele

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