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quando purtroppo gli animali fanno paura


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L’argomento è delicato e nasce da una brutta esperienza fatta circa 3 anni fa.

Mi decido oggi a tirarla fuori perché sto leggendo in quest’ultimo periodo sempre più post dedicati agli animali, predatori e non, e mi sembra nitidamente di percepire anche una buona preparazione sul tema da parte di alcuni associati. Naturalmente lo scopo è quello di aprire una discussione fruttuosa e raccogliere anche qualche suggerimento sull’accaduto nonché una possibile chiave di lettura.

Per una serie di motivi personali e non, non darò alcuna collocazione geografica precisa all’accaduto ma solamente un generico “appennino centrale”.

Tre anni fa dunque, mese di agosto, partenza insieme a mio suocere, omone quasi in grado di sradicare un albero con le mani, su un sentiero abbastanza conosciuto e battuto; due ore di cammino, siamo ormai a quota 1600 circa, sosta attorno ad una sorgente e decisione di percorrere un sentiero, comunque segnato e cartografato, per chiudere ad anello il nostro giro. Ci muoviamo in quota, in un sottobosco di faggio, alla nostra destra pendio abbastanza ripido verso la vallata bassa solcata da un rio impetuoso, alla nostra sinistra il monte. Improvvisamente, esattamente in marcia in senso contrario sullo stesso sentiero, ci si fanno incontro tre cani, uno al centro grande nero e due più piccolini bianchi ai lati; ci puntano con una aggressività inusuale, io qualche metro indietro rispetto a mio suocero sul sentiero capisco che la situazione non è piacevole ed indietreggio, loro corrono abbaiando verso mio suocero, il quale ha la prontezza di accosciarsi in terra e raccogliere un paio di pietre pesanti delle quali una la scaglia contro i tre cani, restando accosciato, quasi fosse anche lui un cane. Loro si fermano, sono lì, a circa 5 metri da noi, non attaccano ma non ci lasciano neanche andare avanti. La scena resta congelata ed immutata per qualche minuto ed io sono realmente terrorizzato dall’accaduto, ma non abbiamo altra scelta, in qualche modo dobbiamo scendere da lassù. Non vogliamo tornare sui nostri passi, sarebbe troppo lungo, ed allora raccogliamo un paio di rami secchi e robusti di faggio e decidiamo di scendere a valle sulla destra, tagliando il versante per raggiungere il rio di fondo valle; non sono mai passato da quelle parti ma credo sia possibile, consulto la carta, posiziono il mio gps con un go to sul punto più vicino segnato a valle ed iniziamo a scendere. Loro sembrano soddisfatti della nostra “scelta” e per una ventina di minuti circa li perdiamo. Scendiamo in quota di circa 300 metri, siamo prossimi al fondo valle, il mio GPS indica un punto già tracciato a circa 400 metri in linea d’aria ma il passaggio è una piccola gola incassata tra rocce calcaree. Entriamo là dentro e noto subito a terra qualcosa di strano, resti di animali morti, vedi le foto a seguire, accendo la videocamera, inizio a filmare ma ecco di nuovo abbaiare ed ululare; stavolta sono davanti, intorno e sopra di noi, sono più di tre, forse una decina, mio suocero vorrebbe comunque passare, siamo ad un passo dal fondo valle, ma io non me la sento, ripieghiamo correndo, tralascio alcuni dettagli per altri motivi personali. Ne veniamo fuori malconci entrambi, non voglio entrare nei dettagli, riusciamo a rientrare in paese dopo aver ripercorso i nostri passi per circa altre 4 ore di cammino.

 

Non voglio terrorizzare nessuno, però talora i cani randagi, e peggio, gli ibridi cane/lupo, possono rappresentare un vero pericolo.

 

 

Grazie a tutti, la discussione è aperta.

:whistling:

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Il discorso è ampio e interessante.

Ma le carcasse che animali sono.????

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Non è certo una bella situazione quella che avete vissuto!

Vi hanno teso un agguato bello e buono! Conoscevano il territorio e vi hanno fatto scegliere un percorso a loro congeniale.

Meno male che siete tornati indietro!!!

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Segnalare l'accaduto alle autorita' competenti.

Vedere se i cani hanno un proprietario.

Procedere a l'eliminazione materiale degli stessi se sono randagi. :whistling:

 

 

Carlè se la pensano come gli amministratori del mio paese hai voglia ad aspettare.

 

Purtroppo il randagismo è un fenomeno allarmante.

 

Anchio ho avuto esperienze simili con maremmani e pastori ecc. na brutta cosa, mio nonno mi diceva mettiti a carponi e cerca di imitarlo.

 

Allora funzionò, sarà stato un caso??

 

Mario

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Segnalare l'accaduto alle autorita' competenti.

Vedere se i cani hanno un proprietario.

Procedere a l'eliminazione materiale degli stessi se sono randagi. :whistling:

 

anchio sono di quest'avviso

ma vedi in sicilia

hanno ammazzato un bambino eppure non gli possono sparare

li hanno portati in aereo fino a milano

tutto questo con 8 milioni di italiani che vivono in povertà

dico questo con la premessa

che i cani a me piacciono e da bambino li ho avuti

ma i randagi vanno soppressi

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L’argomento è delicato ..........

 

...... cani randagi, e peggio, gli ibridi cane/lupo .....

 

ciao Massimiliano,

 

il randagismo in certe zone d'Italia è un fenomeno davvero preoccupante come la presenza di cani padronali che vivono praticamente allo stato brado o comunque in condizioni di costituire un pericolo reale

 

anche io come altri ho avuto le mie esperienze con relative dosi di fifa :big_boss: e qundi immagino cosa abbaite provato tu e tuo suocero

 

permettimi però di esprimere qualche dubbio sulla peggiore pericolosità degli ibridi cane/lupo

non voglio dire che il lupo sia più o meno "buono" del cane, ma osservo che:

 

sicuramente il lupo ha paura dell'uomo mentre i cani randagi o i padronali 'particolari' no

 

eventuali ibridi (secondo me si dovrebbe dire meticci perchè si tratta di individui ottenuti di fatto da un incrocio interspecifico; comunque dicono tutti ibridi e io mi adeguo) credo che non si imbrancherebbero con i randagi ma se mai con il lupo

 

non vedo come questi ibridi possano essere più pericolosi per l'uomo: più cattivi? più grandi? più aggressivi? etc :whistling: a ciascuna di queste domande mi vengono in mente razze o individui di cani che lo sono maggiormente

 

 

da ultimo faccio la seguente riflessione

le popolazioni di lupo, specie protetta, stanno faticosamente crescendo e riconquistando areali (stiamo comunque parlando ci centinaia di animali in tutta Italia, forse mille; i ranndagi sono stimati nell'ordine delle centianaia di migliaia!!); ciò può provocare un conflitto con l'uomo a volte inevitabile e negli ultimi tempi molte voci si stanno levando in tal senso e non tutte con ragione.

Non credo ci sia quindi bisogno, per il bene della conservazione della specie, di 'tensioni', sospetti, dicerie o altro che fungerebbero da benzina su un fuoco che già si sta accendendo e che sta a tutti noi controllare che non divampi in un incendio incontrollabile e definitivo

 

tanto più a chi, come la nostra associazione, ha come obiettivo la salvaguardia del patrimonio naturale

 

un saluto

Marco

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su questo argomento, che concordo con Massimiliano essere assai delicato, si leggono purtroppo anche cose aberranti

 

riporto quanto pubblicato in un forum, discussione randagi in Sicilia:

 

"gli mettiamo il cappottino,ilcollarino con i brillanti ,il profumino, e tutta sta roba inutile, da cucciolino diventa un bel cagnone, e poi...lo si butta via come una cosa vecchia e inutile, fastidioso, puzzolente, lo si abbandona nelle campagne o nelle fiumare o nel ""cassonetto"" bisogna passarsi la manina sulla coscienza cari miei, io solidarizzo con la rivolta di questi cani, si fanno giustizzia da soli. il custode? il carabiniere? abbasso l'uomo che si crede al centro dell'universo,noi siamola causa di tutto questo, potrei accettare che ilpadre o la madre del bimbo avessero ucciso i cani,no sta delega al carabiniere.

pensate se non ci fosse stato il cane (e il cavallo)con l'uomo, nel lavoro di traino,di caccia,,,,,,sono animali preziosi,dobbiamo loro moltissimo,non mi meraviglio che si in****no,,,,"

 

l'aberrazione sta ovviamente non nel definire cane e cavallo preziosi etc, e neanche nei comportamenti rispetto ai quali passarsi la 'manina sulla coscienza'

 

ma solidarizzare coi cani che si fanno giustizia da soli!!!!!!!!!!!

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ciao Massimiliano,

 

il randagismo in certe zone d'Italia è un fenomeno davvero preoccupante come la presenza di cani padronali che vivono praticamente allo stato brado o comunque in condizioni di costituire un pericolo reale

 

anche io come altri ho avuto le mie esperienze con relative dosi di fifa :dntknw: e qundi immagino cosa abbaite provato tu e tuo suocero

 

permettimi però di esprimere qualche dubbio sulla peggiore pericolosità degli ibridi cane/lupo

non voglio dire che il lupo sia più o meno "buono" del cane, ma osservo che:

 

sicuramente il lupo ha paura dell'uomo mentre i cani randagi o i padronali 'particolari' no

 

eventuali ibridi (secondo me si dovrebbe dire meticci perchè si tratta di individui ottenuti di fatto da un incrocio interspecifico; comunque dicono tutti ibridi e io mi adeguo) credo che non si imbrancherebbero con i randagi ma se mai con il lupo

 

non vedo come questi ibridi possano essere più pericolosi per l'uomo: più cattivi? più grandi? più aggressivi? etc :whistling: a ciascuna di queste domande mi vengono in mente razze o individui di cani che lo sono maggiormente

 

 

da ultimo faccio la seguente riflessione

le popolazioni di lupo, specie protetta, stanno faticosamente crescendo e riconquistando areali (stiamo comunque parlando ci centinaia di animali in tutta Italia, forse mille; i ranndagi sono stimati nell'ordine delle centianaia di migliaia!!); ciò può provocare un conflitto con l'uomo a volte inevitabile e negli ultimi tempi molte voci si stanno levando in tal senso e non tutte con ragione.

Non credo ci sia quindi bisogno, per il bene della conservazione della specie, di 'tensioni', sospetti, dicerie o altro che fungerebbero da benzina su un fuoco che già si sta accendendo e che sta a tutti noi controllare che non divampi in un incendio incontrollabile e definitivo

 

tanto più a chi, come la nostra associazione, ha come obiettivo la salvaguardia del patrimonio naturale

 

un saluto

Marco

 

 

Marco, ti ringrazio per la risposta, così come ringrazio quanti hanno già pure risposto e quanti ancora lo faranno. :big_boss:

lo sapevo, l'argomento è delicato, e su questa vicenda ho omesso volontariamente alcuni passaggi perché è stata oggetto di "denuncia" alle autorità competenti, che, nella fattispecie, erano i gestori di un'area protetta, e qui mi fermo.

Sono un geologo e pertanto non ho nelle mie conoscenze fondamenti di etologia o zoologia tali da comprendere o giustificare l'accaduto e tanto meno di riconoscere, in frangenti concitati come quelli, un cane da un lupo o da un ibrido (anche se i loro ululati li ricordo benissimo). Quello che però gli stessi "gestori" di quell'area protetta mi hanno detto al tempo è che conoscevano l'esistenza di quel branco in azione in quella specifica zona ma che non potevano farci nulla perché a loro volta denunciati in passato dalle stesse associazioni ambientaliste che ne avevano documentato gli abbattimenti in aree protette.

Il groviglio è pertanto complesso, il randagismo in montagna credo difficilmente controllabile, sull'etologia di un eventuale ibrido sarebbe bello sentire il parere di qualche esperto anche se certamente raccolgo il tuo invito alla prudenza.

Ovviamente girando spesso in quelle aree di incontri con lupi "veri" ne ho già fatti diversi e mai, dico mai, hanno mostrato segnali di aggressività nei miei confronti, anche quando accidentalmente gli sono sbucato a pochi metri di distanza.

Il tema, quasi provocatorio di questo topic, era certamente quello di sensibilizzare quanti amano girare per sentieri regolarmente segnati alla possibilità di incontrare pericoli inaspettati (pensa che la settimana precedente giravo quasi nello stesso bosco con mio figlio, allora di 4 mesi, nel marsupio sulla pancia!) ma anche quello di aprire una discussione sul come difendersi dal ripetersi di analoghi accadimenti (io qualche espediente l'ho messo in pratica da allora ma magari qualcuno ha idee ed esperienze migliori dello scrivente).

Vi ringrazio ancora tutti. :bye1: :yes4:

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Il tema, quasi provocatorio di questo topic, era certamente quello di sensibilizzare quanti amano girare per sentieri regolarmente segnati alla possibilità di incontrare pericoli inaspettati (pensa che la settimana precedente giravo quasi nello stesso bosco con mio figlio, allora di 4 mesi, nel marsupio sulla pancia!) ma anche quello di aprire una discussione sul come difendersi dal ripetersi di analoghi accadimenti (io qualche espediente l'ho messo in pratica da allora ma magari qualcuno ha idee ed esperienze migliori dello scrivente).

 

Vi ringrazio ancora tutti.

 

Il randagismo se non verrà gestito in maniera efficace diventerà presto un problema serio per molte zone del ns paese ......e pur non avendo avuto modo di approfondire le mie conoscenze in materia non credo si possa pensare di poter gestire questo fenomeno costruendo gabbie su gabbie .... visto che i randagi stimati sono parecchie centinaia di migliaia ( ho letto di 6-700.000 bestiole sparse in tutto il territorio italiano )

 

Quando si passa da esperienze come quella che hai descritto si rimane per un pò segnati .....almeno a me è successo così.

Diversi anni fà in Calvana mi è capitato un brutto incontro con alcuni cani randagi ....fortunatamente ero con amici ed alla fine siapur con tanta paura siamo riusciti a farli scappare ....ma se fossi stato solo come spesso mi capita ?

 

Da quella volta ho pensato a come avrei potuto difendermi se mi fosse ricapitato .....pensai addirittura di acquistare una pistola scacciacani .

Oggi so che alcuni escursionisti e bikers utilizzano scacciacani ad ultrasuoni e spray al peperoncino .....ma non so se davvero questi aggeggi siano utili in questi casi ....di sicuro occorre tanto sangue freddo ed una buona dose di fortuna.

 

 

 

 

:clapping:

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Il randagismo se non verrà gestito in maniera efficace diventerà presto un problema serio per molte zone del ns paese ......e pur non avendo avuto modo di approfondire le mie conoscenze in materia non credo si possa pensare di poter gestire questo fenomeno costruendo gabbie su gabbie .... visto che i randagi stimati sono parecchie centinaia di migliaia ( ho letto di 6-700.000 bestiole sparse in tutto il territorio italiano )

 

Quando si passa da esperienze come quella che hai descritto si rimane per un pò segnati .....almeno a me è successo così.

Diversi anni fà in Calvana mi è capitato un brutto incontro con alcuni cani randagi ....fortunatamente ero con amici ed alla fine siapur con tanta paura siamo riusciti a farli scappare ....ma se fossi stato solo come spesso mi capita ?

 

Da quella volta ho pensato a come avrei potuto difendermi se mi fosse ricapitato .....pensai addirittura di acquistare una pistola scacciacani .

Oggi so che alcuni escursionisti e bikers utilizzano scacciacani ad ultrasuoni e spray al peperoncino .....ma non so se davvero questi aggeggi siano utili in questi casi ....di sicuro occorre tanto sangue freddo ed una buona dose di fortuna.

 

 

 

 

:clapping:

 

 

Io mi porto dietro 2/3 raudi di quelli per le feste di fine anno, funziona assai.

 

ciao

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Io mi porto dietro 2/3 raudi di quelli per le feste di fine anno, funziona assai.

 

ciao

 

 

Assolutamente d'accordo con te. I rauti funzionano perfettamente, anche con cani maremmani in gruppo e nelle vicinanze del gregge.

 

Ma il problema non può essere risolto portandosi dietro rauti, scacciacani o altro ancora.

 

Andrebbe affrontato seriamente e senza troppi falsi moralismi.

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Assolutamente d'accordo con te. I rauti funzionano perfettamente, anche con cani maremmani in gruppo e nelle vicinanze del gregge.

 

Ma il problema non può essere risolto portandosi dietro rauti, scacciacani o altro ancora.

 

Andrebbe affrontato seriamente e senza troppi falsi moralismi.

 

daccordissimo,e anche io nelle mie uscite vicino Pizzoli porto sempre i raudi nel gilet...comunque già ci sono state discussioni in precedenza sull'argomento

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