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Cominciamo a conoscere i funghi


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Velocemente abbiamo affrontato l'aspetto della microscopia per presentare, in modo figurato, alcuni termini di uso comune.

Allo stesso modo affronteremo l'argomento più ostico da digerire e da spiegare.

 

Nomenclatura e sistematica

 

Allora: i fughi sono soggetti al Codice di Nomenclatura Botanica. Un insieme di regole e codici che aiutano a "tenere in ordine" questo Regno in continua evoluzione.

A scadenze regolari di qualche anno una comissione di esperti si riunisce per verificare che non siano state annunciate nuove specie fungine inquadrate nel modo sbagliato,

es. funghi diversi con nome uguale.

 

La sistematica invece non è regolata da leggi ma è definita generalmente dai Micologi.

Il primo è stato Fries poi con l'evoluzione dello studio sono arrivati :

 

Quellét, Fayod, Lange ecc.

con l'arrivo dello studio del DNA sicuramente ne arriveranno altre sistematiche sempre più precise.

 

Scusate se mi sono dilungato ma l'argomento è duro anche da spiegare in due parole.

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Il modo più semplice di rappresentare la Sistematica è quello di produrre uno schema a blocchi.

Dimenticavo, nella stesura di questo corso ho utilizzato la sistematica di Kuhner.

post-115-1113580600.jpg

Modificato da cos
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Il nome di un fungo è generalmente indicato con Genere e specie es.:

Boletus edulis Bull.: Fr.

La definizione così riportata deve essere letta nel seguente modo:

 

Boletus ----------------genere

 

edulis -------------------specie

 

Bull.----- nome abbreviato (Bulliard) di chi ha per primo nominato questa specie.

 

Fr.------- abbreviazione del nome (Fries) dichi ha sanzionato la prima determinazione.

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Parliamo della MORFOLOGIA dei funghi

 

premessa:

Se vogliamo utilizzare le chiavi dicotomiche per la determinazione dei funghi dobbiamo imparare a descrivere un fungo in tutte le sue parti, anche se vogliamo comprendere le descrizioni fatte sui testi oppure se desideriamo descrivere un carpoforo è necessario sapere un po' di morfologia.

Spesso si leggono descrizioni che poco hanno a vedere con i carpofori studiati ed è chiaro che quanto scritto è frutto di una copiatura e non di analisi.

 

Nel trattare i caratteri morfologici verranno postate alcune foto che non rappresentano tutti i caratteri descritti. Conviene, per poterli osservare tutti, riferirsi alle tavole esplicative che si trovano sui libri di funghi, anche se forse non sarebbe male procurarsi "Introduzione allo Studio dei Funghi" del Circolo Micologico Carini di Brescia, considerato che tutti gli argomenti che verranno trattati in questo post si riferiranno a questo testo.

____________________________________________________________________

 

Per giungere ad una buona determinazione di un carpoforo si devono studiare i caratteri morfologici;mediante la loro attenta valutazione si può, abbastanza facilmente, inquadrare il genere di appartenenza a volte individuando anche la specie.

Durante questa operazione sarà necessario tenere presente che alcuni fattori esterni possono modificare l’aspetto generale del fungo. Vediamoli assieme :

 

- Cause accidentali (ostacoli vari) possono mutare le caratteristiche tipiche della specie

 

- Dalla nascita alla maturazione completa il fungo va soggetto ad una continua trasformazione della forma.

 

- Gli agenti atmosferici influiscono sensibilmente sull’aspetto esteriore del carpoforo (pioggia, secco, vento).

 

- Le circostanze ambientali o fattori ecologici possono influire sulla crescita (gambo lungo su area erbosa).

Modificato da cos
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IL CAPPELLO

 

La dimensione del cappello (intesa come diametro) si considera:

 

Piccola - fino a cinque cm.

 

Media - fino da cinque a dieci cm.

 

Grande - oltre i dieci cm.

 

La parte centrale, generalmente in corrispondenza del gambo, è chiamata disco. La forma del cappello è soggetta a continui mutamenti durante tutto il periodo di crescita del fungo, vale a dire dalla sua nascita alla completa maturazione.

post-115-1113816116.jpg

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IL RIVESTIMENTO E L'ORNAMENTAZIONE

 

 

Anche il rivestimento e l’ornamentazione sono elementi di notevole importanza per la determinazione macroscopica. Infatti ci può essere o no una pellicola più o meno asportabile in parte o completamente, nel primo caso sarà utile verificare se viscida e lucente o asciutta e opaca, liscia oppure rugosa, mentre nel secondo caso controlleremo se si tratta di un cappello villoso, verrucoso, squamuloso, punteggiato, pruinoso, oppure con fibrille radiali, lacerature, areole, zonature ecc.

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