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Tossicità di alcune specie consumate crude.


Illecippo™

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Marco..ma per piacere..capisco che per voi discendenti di Nerone e Diocleziano la cotoletta appartiene ad una latitudine troppo settentrionale (si scherza eh ?) :happybday: ma fidati che e' davvero speciale fatta impanata...!!!

Ottima anche cotta nell'olio o burro in padella e poi coperta di besciamella...

Alla griglia sara' ottima...ma cuocila bene...!!! :happybday:

 

:happybday:

Fabio

 

......... esperienza di casa Ennio.

La mia signora, quando le porto (ossia quando mi costringe) a raccogliere le M. procera, esemplari semiaperti, quindi ancora giovani, le fa impanate con la pastella, poi le congela e a capodanno le frigge, attenzione !!!! non vanno scongelate, ma direttamente dal congelatore dentro l'olio non caldissimo, lasciate asciugare su carta da cucina ....... sembra siano colte ieri !!!.

ma chè buone !!!!! ....... e io per un pugno di Macrolepiota così, perdo la mia dignità, sigh sigh e divento micòfago.

Modificato da Ennio
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Ciao Rossano !

 

Sbaglio o nel sito non ci sono schede che dicono il

grado di commestibilità del fungo?

 

..... :crigon_04: argomento difficile ?

 

:crigon_04: Piero

 

Più che difficile, pericoloso!

ci sono delle somiglianze tali in questo mondo che la prudenza consiglia di non parlare della commestibilità dei funghi.

Pensa che c'è una corrente di pensiero che vorrebbe togliere questa informazione anche dalle mostre onde evitare che qualcuno si confonda e, scambiando una specie tossica con una commestibile, si avveleni.

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Sempre per capire meglio ,grazie a chi ne sa di più .

 

Rifacendomi al mio dubbio precedente riguardante l'Agaricus coltivato ( bisporus) , che comunque sempre fungo è ,

nella foto postata da Ennio che riporto si legge che anche questo provoca/cherebbe la sindrome emolitica ,

quindi tale da sconsigliarne il consumo da crudo e la relativa vendita per questo utilizzo .

 

Ora , dal momento che in commercio si trovano confezioni di insalate "pronte all'uso " che comprendono proprio

questi agarici crudi già affettati , la domanda è : il Ministero della Sanità , autorizzando questo tipo di prodotto per la vendita al pubblico , ha compiuto un errore , una svista , o ha ritenuto , sulla base delle attuali conoscenze tossicologiche di poterne consentire la vendita per il consumo del suddetto fungo da crudo ?? :crigon_04:

post-10-1199867178.jpg

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Sempre per capire meglio ,grazie a chi ne sa di più .

 

Rifacendomi al mio dubbio precedente riguardante l'Agaricus coltivato ( bisporus) , che comunque sempre fungo è ,

nella foto postata da Ennio che riporto si legge che anche questo provoca/cherebbe la sindrome emolitica ,

quindi tale da sconsigliarne il consumo da crudo e la relativa vendita per questo utilizzo .

 

Ora , dal momento che in commercio si trovano confezioni di insalate "pronte all'uso " che comprendono proprio

questi agarici crudi già affettati , la domanda è : il Ministero della Sanità , autorizzando questo tipo di prodotto per la vendita al pubblico , ha compiuto un errore , una svista , o ha ritenuto , sulla base delle attuali conoscenze tossicologiche di poterne consentire la vendita per il consumo del suddetto fungo da crudo ?? :crigon_04:

 

Bella domanda. :crigon_04:

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Sempre per capire meglio ,grazie a chi ne sa di più .

 

Rifacendomi al mio dubbio precedente riguardante l'Agaricus coltivato ( bisporus) , che comunque sempre fungo è ,

nella foto postata da Ennio che riporto si legge che anche questo provoca/cherebbe la sindrome emolitica ,

quindi tale da sconsigliarne il consumo da crudo e la relativa vendita per questo utilizzo .

 

Ora , dal momento che in commercio si trovano confezioni di insalate "pronte all'uso " che comprendono proprio

questi agarici crudi già affettati , la domanda è : il Ministero della Sanità , autorizzando questo tipo di prodotto per la vendita al pubblico , ha compiuto un errore , una svista , o ha ritenuto , sulla base delle attuali conoscenze tossicologiche di poterne consentire la vendita per il consumo del suddetto fungo da crudo ?? :crigon_04:

 

in effetti qualcosa non torna!

o l'agaricus coltivato (Bisporus) ha qualcosa di differente da quello selvatico

oppure....oppure...mi sono perso! :crigon_04: :crigon_04:

Modificato da fistolino
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Macrolepiota procera e' un fungo che risente piu' di altri delle condizione climatiche di raccolta.

E' un fungo profumato e saporito solo se raccolto in periodo secco e privo di acqua e preferibilmente in collina.

Ho provato diverse volte ha mangiare le macrolepiote procere della tenuta di San Rossore livello del mare e oggettivamente facevano schifo.

Prova da fare:

Lasciare le macrolepiote in un a stanza per circa un'ora.

Saranno saporite solo se nella stanza si avvertira' anche a distanza di metri l'odore caratteristico di questo fungo.

In caso contrario non vale la pena cucinarle.

Modificato da carletto
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Sempre per capire meglio ,grazie a chi ne sa di più .

 

Rifacendomi al mio dubbio precedente riguardante l'Agaricus coltivato ( bisporus) , che comunque sempre fungo è ,

nella foto postata da Ennio che riporto si legge che anche questo provoca/cherebbe la sindrome emolitica ,

quindi tale da sconsigliarne il consumo da crudo e la relativa vendita per questo utilizzo .

 

Ora , dal momento che in commercio si trovano confezioni di insalate "pronte all'uso " che comprendono proprio

questi agarici crudi già affettati , la domanda è : il Ministero della Sanità , autorizzando questo tipo di prodotto per la vendita al pubblico , ha compiuto un errore , una svista , o ha ritenuto , sulla base delle attuali conoscenze tossicologiche di poterne consentire la vendita per il consumo del suddetto fungo da crudo ?? :crigon_04:

 

Ciao Carlo, l'Agaricus bisporus (prataiolo coltivato) e' tra le specie universalmente "consumabili da crudo", il problema e' e rimane a mio avviso sempre la quantita'..

Ho riportato l'episodio di mia sorella che ghiotta di funghi, si e' mangiata una porzione bella abbondante di "insalata di champignons" (una piccola terrina diciamo pure) ed ha passato una notte d'inferno.. :crigon_04:

Quindi il fattore discriminante anche nel caso dei funghi riconosciuti edibili da crudi rimane sempre la quantta' che non dovrebbe mai eccedere una porzioncina da antipasto.

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Gentilmente fornitami dall'amico Piero :crigon_04:

Dal testo " Funghi dove e quando " di Roberto Galli

 

Funghi commestibili da crudi

 

amanita caesarea

boletus edulis, reticulatus, aereus, pinophilus

russula vesca, virescens, mustelina, aurata, cyanoxantha, heterophylla, integra

agaricus campestris, arvensis, bitorquis, hortensis, bisporus, sylvicola

coprinus comatus

fistulina hepatica

tuber magnatum, melanosporum

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Gentilmente fornitami dall'amico Piero :crigon_04:

Dal testo " Funghi dove e quando " di Roberto Galli

 

Funghi commestibili da crudi

 

amanita caesarea

boletus edulis, reticulatus, aereus, pinophilus

russula vesca, virescens, mustelina, aurata, cyanoxantha, heterophylla, integra

agaricus campestris, arvensis, bitorquis, hortensis, bisporus, sylvicolacoprinus comatus

fistulina hepatica

tuber magnatum, melanosporum

 

Sei certo del silvicola? :crigon_04:

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Ciao Carlo, l'Agaricus bisporus (prataiolo coltivato) e' tra le specie universalmente "consumabili da crudo", il problema e' e rimane a mio avviso sempre la quantita'..

Ho riportato l'episodio di mia sorella che ghiotta di funghi, si e' mangiata una porzione bella abbondante di "insalata di champignons" (una piccola terrina diciamo pure) ed ha passato una notte d'inferno.. :crigon_04:

Quindi il fattore discriminante anche nel caso dei funghi riconosciuti edibili da crudi rimane sempre la quantta' che non dovrebbe mai eccedere una porzioncina da antipasto.

 

Ciao Fabio , posso concordare con te in merito al corretto invito al consumo in "modica quantità" ,

ma il documento postato da Ennio , se considerato scientificamente corretto e interpretato alla lettera ,

dovrebbe portare a vietare da parte delle Autorità preposte la vendita del suddetto fungo ( o specie tutta ) perlomeno

in quei confezionamenti che chiaramente inducono al consumo dello stesso da crudo ( insalate crude "pronte all'uso" ),

 

Se il prodotto potrebbe costituire un provato pericolo per la salute ,

il Ministero preposto proprio alla tutela di questo , non può confidare soltanto sul buon senso dei consumatori .

 

Leggermente diverso il discorso per gli stessi funghi venduti confezionati interi o già tagliati ma non misti a insalate : anche se si dovrebbe comunque riportare l'avvertenza di " Consumare esclusivamente previa cottura" ( che non mi sembra ci sia ).

 

Peraltro tu riporti un elenco dove , a differenza d quello di Ennio , sono considerati edibili da crudi un bel gruppo di Agarici ............. quindi il tutto mi porta a concludere che una certa confusione o informazione incompleta ,

comunque esista .

 

:crigon_04:

Modificato da Romanus
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Ciao a tutti gli amici,

continuando nell'argomento "tossicità" , ritengo sia necessario aver chiaro questo concetto: quando si parla di specie "potenzialmente mortale", es. Amanita phalloides, essa viene descritta mortale o potenzialmente mortale asseconda dei vari autori.

Questo non vuol dire che per qualcuno, questo fungo sia +/- mortale, è universalmente riconosciuto che esso E' MORTALE e su questo non ci sono dubbi.

Inoltre, tenendo conto della quantità di sangue umano, della capacità del fegato e reni di assorbimento/depurazione delle tossine, si è stabilito che sono sufficenti circa 20 gr. di fungo fresco per uccidere una persona di 70 kg.

Di conseguenza "il potenzialmente mortale" significa proprio questo! se una persona ne mangia solo 5 gr. il pericolo viene proporzionalmente ridotto, come viceversa 20 gr. mangiati da un bambino di 20 kg. di peso sono altamente letali, in quanto le tossine ingerite e messe in circolazione nell'organismo, risultano molto più concentrate rispetto alla quantità di sangue di un individuo di 70 kg.

Lo stesso discorso vale per le specie "potenzialmente tossiche" che molte volte lo sono solo da crude e non più se ben cotte (20 minuti di bollitura), sia chiaro però che quando una specie è velenosa (non tossica), velenosa rimane anche da cotta.

Per quanto concerne il Genere Agaricus, è ormai appurato ampiamente che essendo il micelio di questi funghi, un grande captatore e concentratore delle sostanze tossiche presenti nel terreno dove cresce (metalli pesanti, radioattività, sostanze chimiche, ecc.), occorre prestare molta attenzione alla "salubrità" del luogo di raccolta, sono quindi da evitare raccolte in zone vicine a grandi centri urbani ed industriali, colture intensive trattare con antiparassitari vari, parchi cittadini, ecc.

In merito, esiste una voluminosa raccolta scientifica di dati effettuata da alcuni "specialisti" del settore (Cocchi, Vescovi, ecc.) , che da diversi anni si stanno interessando all'inquinamento dei funghi, in particolare di Agaricus.

Anche qui cosa significa; che non dobbiamo mangiare più Agaricus crudi ?, direi di no, ma certamente limitarci a piccoli assaggi di esemplari giovani e sani, raccolti in ambienti presubilmente altrettanto sani ed incontaminati.

Un caro saluto,

Ennio.

post-791-1199875935.jpg

Modificato da Ennio
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Carlo quanto all'elenco da me citato si torna al discorso che quello che sappiamo e' frutto delle nostre lettere di testi di cui dobbiamo volenti o nolenti fidarci. Roberto Galli ritengo sia uno dei micologi piu' preparati a livello nazionale, persona molto seria e preparata e quindi personalmente mi fido di quanto scrive.

Inevitabile che e' un mondo molto ancora da scoprire e magari tra un mese si accertera' che il fungo XY provoca che neso rabdomiolisi come si e' accertato per il Tricholoma equestre, se leggi testi "sacri" di anni fa tipo il Cetto, lo dava ottimo commestibile, le conoscenze aumentano e di conseguenza le indicazioni cambiano.

Per dire anche il Boletus edulis somministrato in quantita' elevate al ratto da laboratorio ha provocato grave rabdomiolisi, il che potrebbe non dimostrare nulla ma a mio parere suggerisce che tutti i funghi contengono sostanze che a certe persone possono risultare inerti e ad altre possono dare disturbi anche seri (vedi il problema dell'Armillaria mellea e della Clitocybe nebularis ormai considerai funghi "a tossicita' incostante"), specie se il consumo di funghi avviene in quantita' "elevata" ed in pasti ripetuti (accumulo e "carico" epatico).

Concordo assolutamente con te che la vendita' di qualsiasi fungo consumabile crudo, champignons compreso, dovrebbe quantomeno riportare un "warning" di avvertimento di non esagerare con il consumo non cotto.

Naturalmende onde evitare fraintendimenti ricordo che la sindrome gastrointestinale indotta da questi funghi di cui parliamo (Armillaria, nebularis, o anche Agaricus consumati in quantita' eccessiva) si limita alla comparsa (max 2-3 gg) di sintomi come dolori addominali, nausea, vomito e dissenteria, che molto spesso non richiede ne' ricovero, ne' terapie particolari (al limite reintegro delle perdite idriche) e si risolve spontaneamente. Tali sintomi compaiono classicamente molto precoci (sindrome a breve latenza) di regola entro 6 ore (tranne mi pare l'Armillaria mellea che puo' dar problemi anche dopo 12-15 h). Diverse sono le intossicazioni gravi (sindrome a lunga latenza ossia maggiore di 6 ore prima si manifestino i sintomi) sostenute dai funghi "Velenosi" e spesso potenzialmente mortali.

Modificato da didò
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Però mi sembra che non si stia rispondendo alla arguta domanda di Carlo.

 

Se considero tossica da cruda la macrolepiota allora devo considerare tossici anche gli agaricus (Lavorato C.) e a maggior ragione ancora di più la mellea e gli edulis (che danno, secondo la casistica indicata, intossicazioni intorno al 10% del totale - Follesa 2004) e scrivere a chiare lettere fungo tossico ancora di più della nebularis sempre secondo la summenzionata casistica. E se questo è vero allora c'è una grave minaccia per la salute pubblica che non viene presa in considerazione visto i vassoi di insalatone dei supermercati. Sbaglio? c'è qualcosa che mi sfugge?

La domanda è (come si dice durante i convegni :crigon_04: ) per stressare meglio il problema.

 

Mi piacerebbe inoltre aggiungere un altro fattore alla discussione:

Se tanti sono gli studi che parlano della presenza di sostanze tossiche nei vari generi persino nel cardoncello (Salvo attento! :crigon_04: ) tanti altri sono gli studi che trovano "meraviglie" curative negli stessi.. :crigon_04: (cfr Agaricus)

 

Un'ultima considerazione sulla captazione dei metalli pesanti da parte dei funghi in condizioni di normalità, secondo il mio modesto parere esageratamente enfatizzata, vi risultano analisi così approfondite sui cibi che normalmente consumiamo nell'alimentazione di tutti i giorni?

ciaooooo

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Però mi sembra che non si stia rispondendo alla arguta domanda di Carlo.

 

Artù , ma che le mie domande sono argute solo quando ti fa comodo ??? :crigon_04: :crigon_04:

( non dire : "solo quando lo sono " :rofl: )

 

Però debbo dire , seppur da profano , che il tuo ragionamento segue una logica che condivido .

 

In questo campo alle volte capita di leggere tutto e da un'altra parte , con la stessa convinzione , il suo esatto contrario.

 

:crigon_04:

Modificato da Romanus
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