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L'influenza della luce sui funghi


dati78

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L’influenza della luce sulla crescita dei funghi.

 

Molti di noi si saranno chiesti se la luce abbia qualche influenza sulla crescita, ovvero se le belle giornate di sole favoriscono lo sviluppo dei funghi, oppure non condizionino affatto le nascite.

Bisogna dire che i funghi si formano e nascono principalmente al buio, ovvero sottoterra, è lì che si formano i piccoli primordi che poi si svilupperanno diventando oggetto delle nostre attenzioni.

Ma non sempre è così , funghi come i chiodini, o i pioppini che nascono direttamente sul tronco subiscono la luce fin dal primo momento della nascita senza nessuna influenza.

Ma allora perché quelli cresciuti alla luce come l’edulis diventano di un altro colore ?

Ovvero sotto le foglie possiamo trovare dei boleti molto bianchi, e all’aperto invece di un bel colore marrone scuro.

Andiamo con ordine, sappiamo che i prataioli ( agaricus bisporis ) che troviamo al supermercato sono coltivati principalmente nelle caverne, dove la luce non penetra ma la temperatura è costante e l’umidità si mantiene su livelli favorevoli.

Eppure in totale assenza di luce crescono e si sviluppano in maniera ottimale.

Ma stiamo parlando di funghi saprofiti e non simbionti.

Ma in natura gli esseri viventi sono regolarmente influenzati dalla luce e non solo gli uccelli che migrano con l’allungarsi della luce verso nord , ma anche semplici piante dell’orto come la melanzana sono in grado di capire attraverso la luce se le giornate si allungano o si accorciano a seconda della stagione, infatti anche se abbiamo un settembre- ottobre caldissimo, la maggior parte delle solanacee dell’orto smetteranno di crescere.

Quindi apparentemente la luce non avrebbe nessuna influenza diretta sul fungo, se non quella dell’apporto calorico fornito dai raggi solari, ma la colorazione si , quella può essere alterata perche la superficie pileica del fungo investita direttamente dal sole, varia la sua consistenza molecolare, praticamente le molecole restringendosi o allungandosi permettono il cambiamento del colore, e come se allunghiamo con l’acqua una tinta , questa si schiarirà, senza acqua il colore sarà più scuro.

Eppure indirettamente la luce può avere sicuramente un influenza sulla crescita , dato che alle nostre latitudini con il sole avremo anche il calore e l’umidità.

Le giornate piene di luce poi favoriscono la fotosintesi clorofilliana delle piante che sono quelle che danno da mangiare ai miceli, se le piante ricevono molta luce crescono bene e se loro stanno bene senz’altro trasmettono questo benessere ai miceli. Sotto quest’aspetto la luce influenza senz’altro la crescita, ma come effetto secondario, per il fungo restano fattori primari la temperatura e la relativa umidità.

Vi sono posti in cui ognuno di noi ha potuto raccogliere bellissimi funghi cresciuti completamente all’ombra nel folto di faggete o abetaie.

Vi sono annate come il 2014 in cui le giornate con copertura nuvolosa hanno prevalso in maniera considerevole, eppure sulle Alpi nel mese di Agosto tutti hanno fatto delle copiose raccolte.

Non ultimo possiamo considerare il fatto che i funghi crescono anche di notte, non solo di giorno.

E vero che molti funghi amano la temperatura costante con poco divario tra il giorno e la notte, ma è anche vero che altri crescono solo con un forte divario della temperatura , tra questi il noto chiodino.

Quindi come al solito molte contraddizioni perché siamo tenuti a considerare tutti i funghi come un unico essere , ma le esigenze variano da specie a specie ed ognuna è diversa dalle altre.

Ogni singolo fungo ha le sue esigenze in fatto di calore e umidità, e questa costante è molto variabile da specie a specie, e questo spiega come mai in certi momenti della stagione appare solo quel determinato fungo.

Ma la variante luce è o non è determinante per la crescita ?

Non ho certo la capacità di dare una risposta ad un quesito del genere, posso solo esprimere un mio parere, ci sono i funghi ipogei ( tartufi ) che non vedono mai la luce del sole eppure crescono felicemente, e prendono una colorazione da bianca a nera, senza nessun bisogno apparente della luminosità.

Penso che la luce in se stessa non abbia la capacità di influenzare la crescita dei carpofori, molto più importante è il calore che il raggio solare è in grado di produrre.

 

Mario

 

 

 

Devo dire che a distanza di anni sono sempre più convinto che i funghi non hanno bisogno di luce per crescere.

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mmmmhhhh

 

cito due studi:

1) "Light-stimulative effects on the cultivation of edible mushrooms by using blue led.
Y Miyazaki, K Masuno, M Abe, H Nishizawa… - Mushroom biology and …, 2011 - cabdirect.org

si legge:
"Fruiting body formation of mushrooms is closely involved with "light", which seriously affects their productivities in both quality and quantity. Primordium formation in several cultivable mushrooms requires light and seldom occurs under continuous darkness. Light also induces the development of fruiting bodies including stipe elongation and cap formation. ....."

 

2) … conditions for mycelial growth and basidiocarp production of Lentinus tigrinus (Bull.) Fr., a new record of domesticated wild edible mushroom in the Philippines RMR Dulay, SP Kalaw, RG Reyes… - Philippine Agricultural …, 2012 - academia.edu

dove si legge:

"Lentinus tigrinus (Bull.) Fr. is a wood-rotting mushroom usually found growing on fallen logs during the onset and the middle of the rainy season when moisture is abundant. To domesticate this wild edible species, the optimum culture conditions for its secondary mycelial growth and fruiting body performance, with special reference to the influence of nutritional (different indigenous culture media) and physical (pH, aeration, illumination and temperature) factors, were determined. ...."

poi mi sento di aggiungere che in condizioni naturali l'azione solare diretta, non essendo organismi fotosintetici, potrebbe avere scarsa influenza se non per il conseguente rischio di disidratazione; diverso discorso se si considera il fotoperiodo.

Oh, poi anche io ne so poco e niente; e anzi secondo me di ecologia dei funghi selvatici non ne sa un fico secco nessuno (o forse poco in pochissimi)

 

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Premesso che ho zero titoli di studdio in materia, ma sono osservatore dei posti che frequento e quindi qualche idea me la sono fatta.

Penso che il calore sia uno dei fattori più importanti e la sua trasmissione dai punti più caldi verso l'interno del bosco ci fa ritrovare o meno qualche fungo in più, a seconda del grado di "chiusura" del bosco.

Ci sono moltissimi boschi abbandonati specie in appennino che tendono con gli anni, senza essere tagliati a chiudersi e a far arrivare sempre meno luce al terreno (lo stesso anche dove si sono create foreste con alberi della stessa età tutti alla stessa distanza), in genere sono posti da pochi funghi, qualche edulis in fine stagione

 

Poi ci sono i posti più aperti che sono più produttivi (più calore/ illuminazione) in generale, salvo condizioni ventose che li bruciano in un attimo, ma visto che il calore riesce poi ad arrivare anche dentro al bosco si possono avere sorprese positive

 

Sulle Alpi in generale i boschi sono tenuti meglio e quindi di fatto d'estate i funghi fanno più o meno dappertutto, per me è sempre questione di non far chidere i boschi. In generale le abetaie si comportano diversamnete dagli altri boschi, richiedono più tempo per scaldare, ma se poi ci piove sono habitat molto democratici... fanno un po' ovunque.

 

E in generale vanno bene per il fine stagione

 

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Premesso che ho zero titoli di studdio in materia, ma sono osservatore dei posti che frequento e quindi qualche idea me la sono fatta.

Penso che il calore sia uno dei fattori più importanti e la sua trasmissione dai punti più caldi verso l'interno del bosco ci fa ritrovare o meno qualche fungo in più, a seconda del grado di "chiusura" del bosco.

Ci sono moltissimi boschi abbandonati specie in appennino che tendono con gli anni, senza essere tagliati a chiudersi e a far arrivare sempre meno luce al terreno (lo stesso anche dove si sono create foreste con alberi della stessa età tutti alla stessa distanza), in genere sono posti da pochi funghi, qualche edulis in fine stagione

 

Poi ci sono i posti più aperti che sono più produttivi (più calore/ illuminazione) in generale, salvo condizioni ventose che li bruciano in un attimo, ma visto che il calore riesce poi ad arrivare anche dentro al bosco si possono avere sorprese positive

 

Sulle Alpi in generale i boschi sono tenuti meglio e quindi di fatto d'estate i funghi fanno più o meno dappertutto, per me è sempre questione di non far chidere i boschi. In generale le abetaie si comportano diversamnete dagli altri boschi, richiedono più tempo per scaldare, ma se poi ci piove sono habitat molto democratici... fanno un po' ovunque.

 

E in generale vanno bene per il fine stagione

 

 

Condivido in toto,anche per mia esperienza personale,non certo per nozioni studiate

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