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Prunus spinosa L.


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Nome Prunus spinosa L.

 

Famiglia: Rosaceae

 

Nome comune: Prugnolo

 

Etimologia:

 

Descrizione: E' un arbusto alto fino a 3 metri, a rami intricati, dalla corteccia grigio scura e ricca di spine

 

Foglie: Foglie ellittiche, dentate con pagina superiore opaca verde scuro, quella inferiore pubescente; i giovani rami sono provvisti di spine

 

Fiori: I fiori color avorio sono piccoli e molto numerosi; il frutto è una bacca rotonda, di color azzurro violaceo quando è matura e di sapore acidulo

 

Habitat: Nei pendii soleggiati e ai margini dei sentieri delle zone montuose

 

Distribuzione: Cresce nelle regioni montuose di tutta Europa, e si è naturalizzato nel continente americano

 

Curiosità: Il prugnolo forma macchie di cespugli impenetrabili dove gli uccelli trovano rifugio ideale per nidificare

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E qualche suggerimento in cucina…. :)

l’utilizzo più immediato del prugnolo è quello per ottenere succhi,conserve,liquori ( io ho fatto il “prugnolino”, mettendo in infusione i frutti nella solita miscela acqua, alcool e zucchero), ma si può fare anche la marmellata.

Importante è raccogliere il frutto ben maturo e il colore blu scuro della buccia non indica frutto maturo, tutt’altro perché già a luglio talvolta il frutto è intensamente colorato e assaggiarlo in quel momento è un’amara sorpresa (sensazione simile a quella che si può provare dopo aver spalmato la bocca di attaccatutto impastato con limone acerbo!). Per diventare buona la polpa dovrebbe sopportare la solita gelata, e diventare cedevole e più dolce, senza essere appassito, altrimenti addio succo. A questo punto il prugnolo, non ancora proprio gradevole per essere mangiato fresco, può però diventare un ingrediente favoloso per conserve e liquori.

Qualche idea?

5 etti di prugnoli cotti per circa mezz’ora in mezzo litro di vino bianco ( tipo Albana secco) con 250 gr. di zucchero.Fare raffreddare, togliere i noccioli e passare la polpa al passaverdura. Rimettere sul fuoco e unire il succo di un limone, un pizzico di cannella e scorza di limone, fare addensare, poi invasare e sterilizzare con bollitura. Si ottiene una salsetta ottima su ricotta e formaggi freschi

 

Sempre dopo cottura si possono passare, estrarne il succo e ricavarne con i soliti procedimenti, sciroppi e gelatine

 

Famosa è la “prunella”: non l’ho mai fatta ma ho la ricetta, per la quale si usano solo i noccioli secchi dei prugnoli essiccati.Dopo due mesi di macerazione di un bel tazzone di noccioli di prugnolo in un litro di grappa bianca, si filtra e si versa sul fuoco, continuando a mescolare, in una pentola in cui è appena caramellato lo zucchero (750 grammi).Quando questo è tutto sciolto nel liquore, si invasa e si lascia maturare per diversi mesi.

 

Buon assaggio!!!!! :angry: :angry:

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  • 2 settimane dopo...

Complimenti a tutti per le foto e le ricette ...

Anchio utilizzo le bacche per aromatizzare la grappa (300gr di bacche e altrettanti di zucchero per un litro di grappa) ma sono molto perplesso sulla "prunella" perchè i noccioli benchè secchi sono comunque ricchi di amigdalina che scindendosi produce acido cianidrico (bastano infatti 60gr di mandorle amare per uccidere un uomo). Alcuni testi sconsigliano l'uso dei noccioli considerati tossici se schiacciati. Comunque se è una ricetta come dici famosa ci saranno senzaltro dei sopravvissuti..... Saluti Livio.

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