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Variabilità nel Boletus aereus....


Gibbo

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Mi piacerebbe discutere in questo spazio assieme riguardo alla variabilità dell'aspetto di questo famoso boleto, allo stesso modo apriremo un altra discussione sull'aestivalis.....

spero che attraverso le specie più conosciute si possa comprendere la variabilità di questi funghi a seconda dei fenotipi o comunque delle variabilità dovurte all'habitat(che è la stessa cosa)

Così di corsa inserisco due tipologie di B.aereus che normalmente reperisco:

 

cerro castagno di appennino

 

post-32-1191943339.jpg

 

 

 

......sughera scopa corbezzolo (macchia mediterranea)

 

post-32-1138666095.jpg

 

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Stesso anno (2005), stesso giorno di ritrovamento, mese di settembre

Boschi attigui entrambi con misto castagno /rovere

Prevalenza di castagno e di molta foglia in questo primo bosco meno esposto al sole

Risultato: un aereus dal gambo chiarissimo e il cappello molto maculato chiaroscuro

post-643-0-06389600-1336754436.jpg

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Prevalenza di rovere in questo secondo bosco con terreno molto scoperto e più esposto al sole

Risultato: un aereus dal gambo scuro e dal cappello scurissimo più vellutato del precedente e con

colorazione più uniforme

Distanza tra i due boschi circa 300 ml

Altitudine: primo bosco circa 450 mt slm, secondo bosco circa 350 mt slm

post-643-0-29172800-1336754470.jpg

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Scusate se m' intrometto con una domanda, come ha fatto Fantemax potete inserire anche il mese??

Sto ' seguendo dei boschi al livello del mare prevalentemente quercia, essendo ambiente che frequento poco mi piacerebbe sapere ad esempio( da Livornese) il mese in cui li ha trovati.

Grassie mille.

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Il Nero e'un fungo incredibile

difficile e veramente schivo in alcuni Habithat

 

Per gli aspetti cromatici

come tutti i boleti

esteticamente dipende molto dalla pianta simbionte

e dal livello di umidita'dell'aria piu'di quella della terra

spesso in condizioni del terreno eccelse ho notato nascite stentate

al contrario con umidita'perfetta e terreno pessimo

nascite incredibili...tutto questo influenza ovviamente l'estetica

nonche'il sapore...ma qui parliamo daltro!

 

metto un mio vecchio post dove potete vedere una fungata stratosferica

della stessa fungaia

in non piu'di 10 m!!!

 

si va'dall'arancione al simil estatino

dal Nero classico fiammato di quercia a quello quasi da MAcchia!

 

Inutile aggiungere di nuovo che lo adoro

il Fascino che lo avvolge nei sottoboschi Mediterranei e'unico!

 

clicca link qui sotto

 

http://www.apasseggionelbosco.it/forum/index.php?showtopic=20950&st=0&p=428657&fromsearch=1entry428657

Modificato da peppe
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Scusate se m' intrometto con una domanda, come ha fatto Fantemax potete inserire anche il mese??

Sto ' seguendo dei boschi al livello del mare prevalentemente quercia, essendo ambiente che frequento poco mi piacerebbe sapere ad esempio( da Livornese) il mese in cui li ha trovati.

Grassie mille.

 

Il mese e'relativo

devi controllare le condizioni meteo per almeno 2 mesi

capire quanta acqua tiene il terreno

e imparare bene le zone che si scaldano di piu'

tu dirai che ho scoperto l'acqua calda

ma se il terreno non "scotta"

specialmente a inizio stagione

scordateli!

 

per questo e'l'estatino o i rossi

di cui ho 0 esperienza

che danno il via

tranne che in alcune zone particolari dove

a volte

si puo'trovare neri e ovoli ...prima di tutti gli altri :whistle: :whistle: :whistle:

 

ciao

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Non ho molto materiale a disposizione perchè il nero qui tende a farsi desiderare. Dal 2000 in poi le occasioni per le nascite serie sono state davvero poche e si possono tranquillamente contare sulle dita di una mano, ma non è questo il punto.

 

Ricordo bene che in un periodo dei primi anni novanta, un fine ottobre o addirittura un inizio novembre, ci fu una bellissima fiorita di aeurus nelle cerrete di bassa quota. Il ricordo è un po' sfocato, l'ammetto, però m'è rimasto figurato un quadro che non si è più ripetuto, e cioè che durante la coda della buttata cercavo funghi nella nebbia; un fatto molto insolito per la località in questione.

 

Bene, gli aeurus di quella volta furono diversi dai soliti neri: mantennero un colore tendente al bronzeo, con pochissime o addirittura assenti tracce di nero. Che fossero aerus non c'è dubbio, in quelle coste tremendamente esposte alla solina nascono solo quelli.

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Nelle annate particolarmente favorevoli ho trovato anche aereus al faggio, o meglio dove inizia il faggio.

Non è impossibile vederli in quell'habitat ed una volta mi capitò di coglierli anche in una costa molto esposta al sole di faggio puro.

 

 

 

Neri di faggio (con qualche raro cerro nel mezzo), ottobre 2006

post-367-0-67782000-1336842758.jpg

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