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Dictyophora indusiata


Illecippo™

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Passeggiando nei boschi avremo sicuramente incontrato qualche volta il fratello italiano di questo fungo,

il Phallus impudicus. Ma pochissimi conoscono l’eleganza e il fascino della Dictyophora indusiata, tipica delle foreste tropicali.

 

Se decidiamo di partire per un viaggio alla scoperta di continenti tropicali, come America del Sud, Asia Orientale o Indonesia, quasi sicuramente incontreremo una lunga serie di curiosi funghi, dall’aspetto molto particolare e dal curioso utilizzo in campo micologico. Nelle foreste più prossime alla fascia equatoriale, dove le temperature sono costanti e l’umidità è spesso molto elevata, si sviluppano molti funghi, in particolare lignicoli e saprofiti, dalle forme e dai colori davvero bizzarri.

Curiosità da... Bamboo!

In prossimità di grandi foreste di bamboo, sulla lettiera e sui detriti legnosi depositati a terra, spesso tendono a svilupparsi numerose specie appartenenti alle Phallaceae, un gruppo che racchiude gasteromiceti dalla forma fallica e dall’odore sgradevole. In Italia, il più comune e conosciuto è il Phallus impudicus, insieme al suo fratello Phallus hadrianii: sono due funghi non commestibili, che tuttavia paiono essere stati consumati crudi in insalata allo stato di uovo in alcune regioni del Nord! Ebbene, questi due “maschietti” hanno una sorta di sorellina tropicale! Si chiama Dichtyopora indusiata.

Asia e America

Si tratta di un gasteromicete comune nelle zone subtropicali e umide, in particolare Cina, Giappone, Vietnam, India, Stati Uniti centro-meridionali e isole tropicali (Hawaii). È un fungo dal corpo gelatinoso, sferico, che si apre a maturità per liberare un ricettacolo a forma fallica portante una gleba pastosa e maleodorante. Il ricettacolo cilindrico non è diviso e la testa è sovente conica, gelatinosa verdastra, con indusio pendente. L’indusio è la caratteristica principale della Dictyophora indusiata e si tratta di un velo reticolato biancastro che come il velo di una sposa contorna il gambo partendo dall’orlo del cappello. In Cina è conosciuto come zhu sheng ed è utilizzato nell’alta cucina delle regioni del Canton e dello Yunnan. Viene intensamente coltivato su truciolame di bambù, sul quale si sviluppa in numerosi esemplari: negli Stati Uniti lo hanno così ribattezzato Bamboo fungus. Studi affermano che il suo aroma (giudicato maleodorante dagli uomini testati) abbia causato spontaneamente orgasmi in individui di sesso femminile.

 

Carta d'identità

Nome scientifico: Dictyophora indusiata

Sinonimi: Phallus indusiatus, Phallus impudicus var.indusiatus

Nomi comuni: Veil Stinkhorn, Bamboo fungus, Lady Stinkhorn, Basket Stinkhorn

Classe: Agaricomycetes

Ordine: Phallales

Famiglia: Phallaceae

Genere: Dicthyophora

Specie: indusiata

Descrizione dell’aspetto: forma fallica, con un velo che circonda il gambo bianco

Carne: elastica, gommosa, con odore persistente e maleodorante di rifuti

Habitat: nella fascia subtropicale, ai margini di boscaglie di lecci e bamboo; cresce anche in ambienti cittadini.

Commestibilità: in teoria, per il suo odore non gradevole e la consistenza mucillaginosa non sarebbe commestibile, ma in Cina e Giappone viene coltivato e raccolto proprio con lo scopo di impreziosire piatti dell’alta cucina locale. In Italia, il suo simile Phallus impudicus, viene consumato allo stadio di uovo non ancora schiuso, crudo in insalata, da pochi... mitomani più che micologi.

 

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ma che figata sto fungo.. e l'indusio .. a cosa serve?

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Passeggiando nei boschi avremo sicuramente incontrato qualche volta il fratello italiano di questo fungo,

il Phallus impudicus. Ma pochissimi conoscono l’eleganza e il fascino della Dictyophora indusiata, tipica delle foreste tropicali.

 

Se decidiamo di partire per un viaggio alla scoperta di continenti tropicali, come America del Sud, Asia Orientale o Indonesia, quasi sicuramente incontreremo una lunga serie di curiosi funghi, dall’aspetto molto particolare e dal curioso utilizzo in campo micologico. Nelle foreste più prossime alla fascia equatoriale, dove le temperature sono costanti e l’umidità è spesso molto elevata, si sviluppano molti funghi, in particolare lignicoli e saprofiti, dalle forme e dai colori davvero bizzarri.

Curiosità da... Bamboo!

In prossimità di grandi foreste di bamboo, sulla lettiera e sui detriti legnosi depositati a terra, spesso tendono a svilupparsi numerose specie appartenenti alle Phallaceae, un gruppo che racchiude gasteromiceti dalla forma fallica e dall’odore sgradevole. In Italia, il più comune e conosciuto è il Phallus impudicus, insieme al suo fratello Phallus hadrianii: sono due funghi non commestibili, che tuttavia paiono essere stati consumati crudi in insalata allo stato di uovo in alcune regioni del Nord! Ebbene, questi due “maschietti” hanno una sorta di sorellina tropicale! Si chiama Dichtyopora indusiata.

Asia e America

Si tratta di un gasteromicete comune nelle zone subtropicali e umide, in particolare Cina, Giappone, Vietnam, India, Stati Uniti centro-meridionali e isole tropicali (Hawaii). È un fungo dal corpo gelatinoso, sferico, che si apre a maturità per liberare un ricettacolo a forma fallica portante una gleba pastosa e maleodorante. Il ricettacolo cilindrico non è diviso e la testa è sovente conica, gelatinosa verdastra, con indusio pendente. L’indusio è la caratteristica principale della Dictyophora indusiata e si tratta di un velo reticolato biancastro che come il velo di una sposa contorna il gambo partendo dall’orlo del cappello. In Cina è conosciuto come zhu sheng ed è utilizzato nell’alta cucina delle regioni del Canton e dello Yunnan. Viene intensamente coltivato su truciolame di bambù, sul quale si sviluppa in numerosi esemplari: negli Stati Uniti lo hanno così ribattezzato Bamboo fungus. Studi affermano che il suo aroma (giudicato maleodorante dagli uomini testati) abbia causato spontaneamente orgasmi in individui di sesso femminile.

 

Carta d'identità

Nome scientifico: Dictyophora indusiata

Sinonimi: Phallus indusiatus, Phallus impudicus var.indusiatus

Nomi comuni: Veil Stinkhorn, Bamboo fungus, Lady Stinkhorn, Basket Stinkhorn

Classe: Agaricomycetes

Ordine: Phallales

Famiglia: Phallaceae

Genere: Dicthyophora

Specie: indusiata

Descrizione dell’aspetto: forma fallica, con un velo che circonda il gambo bianco

Carne: elastica, gommosa, con odore persistente e maleodorante di rifuti

Habitat: nella fascia subtropicale, ai margini di boscaglie di lecci e bamboo; cresce anche in ambienti cittadini.

Commestibilità: in teoria, per il suo odore non gradevole e la consistenza mucillaginosa non sarebbe commestibile, ma in Cina e Giappone viene coltivato e raccolto proprio con lo scopo di impreziosire piatti dell’alta cucina locale. In Italia, il suo simile Phallus impudicus, viene consumato allo stadio di uovo non ancora schiuso, crudo in insalata, da pochi... mitomani più che micologi.

 

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bellissima foto!!!!!!

da vedere è anche la Dictyophora multicolor..... spettacolare!!!!

olly

Modificato da olly
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ma pensa te :clapping:

 

mi fa venire in mente un incrocio tra le retine che c'erano nelle lampade a gas da campeggio dei miei tempi (parlo del pleozoico :hug2: ) e i dervisci dnazanti

 

belle Nico complimenti; ma le hai fotografate tu?

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Sicuramente un opera d'arte della natura, ma in natura niente avviene a caso o per piacere ai nostri sensi.

 

Se un organismo si dota di un simile ornamento oppure di un particolare odore ci deve essere una ragione.

L'odore cadaverico immagino che attiri le mosche come nel caso del Phallus e forse il velo a rete potrebbe offrire uno superficie di appoggio molto più ampia ed ospitare più insetti .

Naturalmente il mio è un ragionamento che vale per quel che può valere, puramente intuitivo .

 

Mi chiedo però per quale motivo questi funghi si siano evoluti per attirare gli insetti; forse per diffondere le spore ?

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