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Pulmonaria officinalis


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Pulmonaria officinalis L.

 

Famiglia: Borraginacee

 

Nome comune: Polmonaria

 

Etimologia: il nome generico deriva dalla credenza popolare che la pianta potesse curare le affezioni polmonari

 

Pianta: rizomatosa erbacea con rizoma strisciante di colore nerastro.

 

Fusti: semplici eretti a sezione angolosa e pelosi alti fio a 35 cm.

 

Foglie: di colore verde tipicamente chiazzate di bianco pelose leggermente ispide e ricche di ghiandole. Le cauline sono ovali lanceolate sessili disposte a spirale lungo il fusto, le basali hanno invece un lungo picciolo e formano una rosetta basale. Queste ultime hanno lamina ovato-lanceolata con base da ottusa a cordata.

 

Fiori: sostenuti da brevi peduncoli sono riuniti in cime compatte terminali, inizialmente pendule poi erette. Il calice di colore rosso scuro, pubescente, ha forma tubulosa e termina con cinque lacinie. Corolla tubulosa dentro il calice, imbutiforme all’esterno di esso terminante con cinque lobi arrotondati, di colore rosato all’inizio dell’antesi, virante poi all’azzurro violetto, fauce chiusa da peli alternati agli stami. Fiorisce da Marzo-Aprile.

 

Frutto: formato da quattro acheni racchiusi dal calice.

 

Habitat: boschi e boscaglie umide ma anche il margine dei sentieri in qualsiasi tipo di terreno purchè ben humificato.

 

Distribuzione: Presente in gran parte d’Europa, in Italia è comune in tutto l’arco alpino. Introdotta in Nord America.

 

Applicazioni fitoterapiche: Un tempo si attribuivano a questa pianta proprietà nella cura delle affezioni polmonari, persino la tubercolosi, perché si associava ll’aspetto delle foglie chiazzate di bianco la morfologia dei polmoni malati. Questa convinzione non ha ovviamente basi scientifiche ma la Pulmonaria è ricca di mucillagini, resine e contiene anche saponine e ha proprietà emollienti, espettoranti e sudorifere risultando quindi utile in casi di infezione e congestione delle prime vie respiratorie.

 

Curiosità: Il viraggio di colore dei fiori è comune a molte specie di Borraginacee e dipende da un cambiamento di pH all’interno delle cellule dei petali il cui ambiente passa da acido ad alcalino. Questo passaggio è in relazione alla fecondazione del fiore e ha funzione di messaggio verso le api che vedono le sfumature blu mentre percepiscono i toni rossi come toni di grigio, il fiore maturo e pronto per l’impollinazione mostra con il colore blu la sua disponibilità alle api.

 

Specie simili: Pulmonaria angustifolia L. , P. montana Lej. e altre specie più rare. La P. angustifolia è distinguibile per la forma acuminata e allungata delle foglie sia basali che cauline che quindi appaiono più strette rispetto a quelle della più comune P. officinalis e per il fatto che le foglie basali appaiono durante l’estate e quindi nel momento della fioritura sono presenti, eventualmrnte, le foglie vecchie, secche, della stagione precedente e le foglie cauline. P. montana ha foglie debolmente maculate.

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