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Tossicità di alcune specie consumate crude.


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Da tenere presente comunque che anche questi possono provocare delle intolleranze e quindi sarebbe meglio cuocerli.

 

In ogni caso se da cotti si sconsiglia di mangiarne in grandi quantità, da crudi vanno comunque consumati con moderazione e magari non frequentemente.

 

Molto saggia ed opportuna questa affermazione di Pino.. :lmao:

 

Consiglio spassionato dettato dal buon senso, oltre che da consolidate staistiche: i funghi meglio sempre mangiarli da cotti, se proprio si vuol mangiarne un po' crudi, sempre meglio limitarsi ad "assaggi", porzioni da antipasto, un piattino da dolce per intendersi.

Non come mia sorella che, ghiotta di funghi crudi, ha fatto una scorpacciata di "champignons" coltivati ed ha fatto una notte abbracciata stretta stretta...alla tazza del WC :friends:

Per raccontarne un'altra un collega medico, ottimo conoscitore dei funghi dunque mica sprovveduto, durante un soggiorno autunnale in campeggio nell'entroterra greco s'imbatte in una clamorosa buttata di cesaree..non credeva ai suoi occhi, decise di "approfittare di tanto ben di Dio" e ne mangio' con sua moglie un bel po' in insalata..

Notte per entrambi in ospedale con nausea, vomito, dolori e conseguente gastrolusi (lavanda gastrica) e da quel giorno i funghi li mangiano solo cotti, anzi ben cotti.. :friends:

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Rossano le tue rassegne sono davvero molto interessanti

 

e vai di pinetaaaaaaaaaaaaaaaaa

 

:bue1: Marco

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Arturo

 

con un pò di pazienza vedrò di ritrovare una pubblicazione scientifica che parlava della

tossicità della M. procera da cruda che, naturalmente, io ho subito annotato nei miei appunti.

Mi risulta, inoltre, che ci siano anche Circolari Ministeriali in proposito, vedrò di procurarmele.

 

ciao Rossano

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Un ben ritrovato a tutti i partecipanti a questo mini-dibattito sulla "presunta" tossicità di Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Singer, Moderatore compreso.

Il caro amico Rossano, che innanzitutto è da elogiare ed imitare per le belle puntate sui funghi della pineta, vedo che ha suscitato qualche perplessità e curiosità in diversi visitatori del forum e giustamente il Moderatore ha invitato chi ha qualcosa da dire in merito, ad esporre (possibilmente con relativa documentazione scientifica) il proprio punto di vista su questo argomento; (ricordiamoci sempre che il forum è visitato anche da neofiti o poco esperti) e un'affermazione fatta con LEGGEREZZA in merito alla tossicità di un determinato fungo, può venire male interpretata ed avere spiacevoli conseguenze.

Premesso questo, sono d'accordo con Rossano quanto afferma che lui non ha sempre queste "certezze"; anch'io molte volte, sia nel forum o in altre sedi (mostre, convegni, manifestazioni varie, ecc.) dove vedo passarmi sotto mano centinaia di funghi di ogni specie, non mi sento sempre di esprimere un parere determinativo netto ed inequivocabile.

Perciò anch'io spesso (o almeno ogni tanto) uso il "probabilmente", "potrebbe essere", "sembrerebbe ...." quando mancano elementi morfologici e microscopici chiari e ben delineati, e questo pur avendo il fungo sotto mano !, figurarsi quando una determinazione viene fatta tramite web.

Tornando alla richiesta del nostro Moderatore, sfogliando tra la poca bibliografia di casa, ho trovato qualche "cosetta" che penso possa servire come contributo alla discussione in corso.

Sono tre fonti diverse che dicono la loro sulla commestibilità/tossicità di Macrolepiota procera, ognuna scaturita dalla personale (o di gruppo) esperienza in campo mico-tossicologico; con ritagli di articoli presi da loro pubblicazioni e il seguente indirizzo internet di una pagina di tossicologia presa dal sito dell'A.M.B. (http://www.ambbresadola.it).

Con la speranza di esservi di aiuto, vi saluto cordialmente,

Ennio.

Modificato da Ennio
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sarebbe opportuno se non avessi le certezze :bye1:

Ciao Nico :friends: , pur non mettendo in dubbio la tua preparazione dovresti essere piu' prudente e preciso quando affermi delle "certezze".

Quando si parla di tossicologia si cammina su un terreno molto delicato ed impervio, dove e' meglio esser strasicuri di cio' che si afferma. Mi spiego meglio: la tossicologia e' un aspetto medico della micologia e saprai meglio di me (visto che se non erro il tuo babbo "Pandino" e' un collega) che in medicina i "penso", "ritengo", i "secondo me" e i "io vi dico" sono solo opinioni personali quindi contano zero. In medicina, ergo in tossicologia, le cose vanno dimostrate, e le affermazioni vanno circostanziate. :friends:

Se dici di avere la certezza che la Macrolepiota procera si puo' consumare cruda le possibilita' sono 2:

 

A - hai a disposizione qualche pubblicazione scientifica seria che possa dimostrare cio' che affermi nel qual caso ti darei pienamente ragione, anzi ti ringrazierei per avermi fornito un'informazione preziosa che ignoravo; oltretutto se e' davvero così sarei molto interessato a leggerla.

 

B - se per certezza invece intendi che tu l'hai mangiata cruda e non sei stato male allora sei completamente in errore. La tua e' solo un'opinione personale suggerita da un'esperienza personale, quindi non vale proprio nulla (in medicina intendo).

 

Ti posso d'altro canto comunque confermare cio' che riporta Rossano ossia che una ampia casistica (centinaia di casi, credo sia la casistica piu' ampia in Italia) riportata dalla Dott. Assisi ( Centro Anti Veleni Ospedale Niguarda, se non erro ne e' la Direttrice ) dimostrava numeri alla mano (non e' un opinione) che oltre la meta' delle chiamate e degli interventi operati del CAV per "sindrome a breve latenza" di tipo gastrointestinale (Sindrome resinoide) era causata da consumo di Boletus edulis (e gruppo) e Macrolepiota crude o mal cotte.

 

E' incontestabile che i testi e le varie schede riportino invariabilmente che e' fungo leggermente tossico da crudo o mal cotto, se pero' smentirai questo, ben venga così magari se qualcuno vorra' farsene un assaggio crudo magari sara' piu' tranquillo (io me lo mangero' sempre "a cotoletta" che e' la morte sua... :biggrin: )

Un :lmao:

Fabio

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1° autore) - Carmine lavorato e signora, due micologi calabresi, vissuti in Svizzera per molti anni e dove svolgevano l'attività presso i "presidi sanitari d'ispezione micologica" ed effettuavano ricerche micologiche.

post-791-1199731842.jpg

Modificato da Ennio
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Spiego per tutti, Moderatore ed esperti compresi.

 

 

La Macrolepiota procera Group è un fungo che può non essere tollerato da tutti, in quanto anche cotta può provocare fastidiosi pruriti, ma solo a persone che ne sono intolleranti.

 

La Macrolepiota procera var. procera è un fungo che può essere consumato crudo e risulta essere il più digeribile in assoluto, della quale può essere consumato crudo anche l'anello (contiene mannite).

 

E l'errore, dove sta??

 

Il fungo tossico, del quale si parla in tutte le pubblicazioni cartacee (non del web, ma vi ricordo che per esempio Wikipedia è inaffidabile!), è riconducibile a Macrolepiota rhacodes Group;

 

I funghi di questo gruppo sono tossici allo stato crudo (sindromi gastroenterici-emodialitici) e poco digeribili allo stato cotto. Inoltre, nella Macrolepiota rhacodes var.bohemica, la tossicità è accertata anche allo stato di fungo cotto.

 

Queste specie, erroneamente sono considerati funghi a carne arrossante.

 

Questo poichè, l'arrossamento è evidente non in tutti gli esemplari, ma solo in alcuni;

in altri la carne vira al giallo,

in altri proprio non cangia.

 

In secondo luogo,

nel gruppo della Macrolepiota procera, esistono 3 varietà a carne arrossante:

 

-var.fuliginosa

-var.olivascens

-var.permixta

 

queste sono varietà commestibili. E allora, va al diavolo chi dice che le Macrolepiota arrossanti sono tutte tossiche.

 

E poi, cosa accade?

Cercatori poco accorti possono raccogliere funghi del gruppo M.rhacodes scambiandolo con varietà del gruppo M.procera.

Per questa scarsa conoscienza delle varietà della specie (spesso le varietà sono snobbate ma in questo caso sono fondamentali) molte persone ritengono a torto Macrolepiota procera tossico se crudo o mal cotto.

 

Conoscere la differenza fra queste varietà, fra i due gruppi, credo debba essere fondamentale per chi afferma che la ''Macrolepiota procera'' è un fungo tossico, invece mi pare che non se ne parli.

 

Queste le mie ragioni, senza tanti fronzoli e ghirigori.

:friends:

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2° autore: Giovanna Pelle, biologa, micologa, dell'ispettorato micologico della ASL 2 di Savona.

 

G. Pelle, 1° contributo.

 

G. Pelle, 2° contributo.

 

3° autore:Paola Follesa, Micologo-Analista, Centro Antiveleni, Sezione Specialistica di Micologia di Milano.

Gabriella Gentili, Resp. Sez. Microbiologia Laboratorio Sanità Pubblica Milano.

Maria Laura Colombo, Botanico del Dipartimento di Biologia Vegetale Università degli studi di Torino.

Atti del 3°Convegno Internazionale di Micotossicologia, Reggio Emilia 6-7 dicembre 2004.

 

contributo: Follesa, Gentili, Colombo.

 

Ennio, dopo tutte quelle dissertazioni che hai fatto prima,

 

mi aspettavo di piu che qualche ''citazione''

 

Io in tutte queste tue ''foto'' , a supporto di Rossano, vedo solo un ''pare che'';

 

Citazioni autoreferenziate senza supporti di studio scientifico non hanno valore;

non serve scrivere che ha causato problemi; devi dimostrarlo, e devi dimostrare che sia stata quella specie.

 

Esempio

io mangio con certezza amanita cesarea

mi viene una emolisi massiva

posso mettere in relazione la ceasrea alla mia emolisi?

ho due elementi che me lo fanno dire

la certezza determinativa --> amanita cesarea

l'ingestione dell'amanita.

 

la crisi emolitica? non è sostenuta da altro.

 

:bye1:

 

Ennio, dopo tutte quelle dissertazioni che hai fatto prima,

 

mi aspettavo di piu che qualche ''citazione''

 

Io in tutte queste tue ''foto'' , a supporto di Rossano, vedo solo un ''pare che'';

 

Citazioni autoreferenziate senza supporti di studio scientifico non hanno valore;

non serve scrivere che ha causato problemi; devi dimostrarlo, e devi dimostrare che sia stata quella specie.

 

Esempio

io mangio con certezza amanita cesarea

mi viene una emolisi massiva

posso mettere in relazione la ceasrea alla mia emolisi?

ho due elementi che me lo fanno dire

la certezza determinativa --> amanita cesarea

l'ingestione dell'amanita.

 

la crisi emolitica? non è sostenuta da altro.

 

:bye1:

 

Nico

 

...... quanto hai scritto in questo tuo ultimo intervento penso si commenti da solo. Non ho nessuna intenzione di continuare ed alimentare la discussione.

 

ciao Rossano

 

Queste sono le pubblicazioni scientifiche :friends:

 

http://toxnet.nlm.nih.gov/cgi-bin/sis/sear...p/~utTO9I:0:@sa

 

Qui della Macrolepiota procera, si parla solo di accumulo di metalli pesanti (mercurio e tallio) delle aree del Nord della Polonia; questo accumulo è dovuto all'inquinamento atmosferico della regione polacca, dove sono stati riscontrati valori anomali di altri metalli anche per altre specie eduli, fra cui i porcini, specie nei cappelli dei funghi. In nessuno dei testi esaminati si riscontrano altri studi scientifici che parlano di tossicità per la Macrolepiota procera.

 

mi sono basato su questi dati, disponibile a correggermi se ce ne sono altri :bye1:

 

Nico

 

ho già detto che non ho nessuna intenzione di alimentare una discussione alla quale hai dato un taglio

che non mi piace per nulla.

 

ciao Rossano

 

Ennio, dopo tutte quelle dissertazioni che hai fatto prima,

 

mi aspettavo di piu che qualche ''citazione''

 

Io in tutte queste tue ''foto'' , a supporto di Rossano, vedo solo un ''pare che'';

 

Citazioni autoreferenziate senza supporti di studio scientifico non hanno valore;

non serve scrivere che ha causato problemi; devi dimostrarlo, e devi dimostrare che sia stata quella specie.ecc.ecc.

 

Caro Nico,

penso che Rossano (e le sue argomentazioni) non abbiano bisogno "di compari" ne di supporti vari, in quanto egli stesso sa bene "districarsi" in questo mondo, se non altro perchè ha qualche annetto più di te,

Tornando al "dunque" ed è la cosa che più mi interessa, ho citato solo 3 alcuni autori (abbastanza conosciuti e stimati in ambito micologico) solo perchè in casa al momento non ho trovato altro con il poco tempo a disposizione, ma ti assicuro che ho avuto modo di leggere più volte, su riviste specializzate di micologia di come la Macrolepiota procera sia descritta "potenzialmente " tossica da cruda, inoltre questo è anche quello che raccomandano ai corsi per Micologi e quanto segnalato dall'allora Ministero della sanità e da vari centri antiveleni.

Per "potenzialmente tossica" significa che non a tutti fà male o non a tutti procura gli stessi sintomi, ma che è bene consumare con cautela in quanto le tossine presenti in una determinata specie, possono variare asseconda delle raccolte, diversi ambienti di crescita, condizioni micro-climatiche particolari, ecc. Quindi maggiore o minore assimilazione e concentrazione dei nutrienti, con successiva relativa +/- produzione di sostanze tossiche.

Se ti fà piacere, anch'io mangio volentieri (per fermare i vuoti di stomaco) quando sono in montagna, uno o due anelli freschi di M. procera crudi, senza nessuna conseguenza; ma 2 anelli non possono fare testo, mentre ripetute segnalazioni e

articoli di esperti micologi mi fanno pensare che forse non sia del tutto sbagliato, l'astenersi dal consumo di procera cruda.

Concudo ribadendo ancora una volta che mi considero un grande appassionato di funghi, ma non un grande esperto, percui lascio volentieri e giustamente la parola a chi può dire di più e con più cognizioni di causa, come pensavo di aver fatto proponendo quanto scritto dai 3 autori da me citati.

Un cordiale saluto,

Ennio.

 

Attenzione!!!

 

"Paola Follesa, Micologo-Analista, Centro Antiveleni, Sezione Specialistica di Micologia di Milano"

 

Questa Signora ed il centro dove lavora è il riferimento nazionale per le intossicazioni da funghi.

 

Non è una qualsiasi e quanto dice va sempre considerato con la serietà che la contraddistingue.

 

Ennio, Rossano, le nostre posizioni, che derivano da diversi studi intrapresi per passione, alla fine convergono più o meno nella stessa direzione.

 

Ho riletto il post di Tossicologia del Convegno di Peter e si parla anche qui di Macrolepiota ssp. genericamente.

 

Nessuna pubblicazione ha per adesso ''verificato'' una possibile tossicità di questa specie, ne cotta ne cruda, del M.procera group, quindi probabilmente le statistiche indicano per il momento dati che potrebbero rientrare in quei casi di funghi troppo maturi o parassitati, o di una specie affine non commestibile.

Aspettiamo nuovi studi o perchè no, proviamo a farne uno noi :yes:

 

Concordo nel ritenere che la stragrande maggioranza dei funghi, se non tutti, debbano essere consumati cotti, visto i problemi che può appaentemente causare in individui suscettibili un entità digeribile e leggera anche come la Macrolepiota procera.

 

:bye1:

 

ps.

Ennio l'anello della Macrolepiota procera var. procera contiene un alto tasso di mannitolo (ecco perchè è cosi dolce e buono!), io lo mangerei solo al ritorno dalla montagna :mosking: :friends:

 

....la stragrande maggioranza dei funghi, se non tutti, debbano essere consumati cotti, visto i problemi che può appaentemente causare in individui suscettibili un entità digeribile e leggera anche come la Macrolepiota procera.

Non entro nel merito scientifico dell'argomento,

ma credo che la preoccupazione di tutti sia nel non dare informazione inesatte e pericolose agli utenti.

Concludere con quanto ha detto Nico ed evidenziato da me, E' (non sia) la cosa piu' intelligente.

 

Marco

 

Ennio, Rossano, le nostre posizioni, che derivano da diversi studi intrapresi per passione, alla fine convergono più o meno nella stessa direzione.

 

Ho riletto il post di Tossicologia del Convegno di Peter e si parla anche qui di Macrolepiota ssp. genericamente.

 

Nico

 

lasciando da parte l'aspetto tossicologico della M. procera della quale tutti. giustamente, ce ne siamo occupati per passione, molto paternamente ti consiglierei di rileggere attentamente tutti i tuoi interventi ad eccezione dell'ultimo. Credo, se farai tesoro delle necessarie ed opportune riflessioni, potrà giovarti molto.

 

ciao Rossano

 

1° autore) - Carmine lavorato e signora, due micologi calabresi, vissuti in Svizzera per molti anni e dove svolgevano l'attività presso i "presidi sanitari d'ispezione micologica" ed effettuavano ricerche micologiche.

2° autore: Giovanna Pelle, biologa, micologa, dell'ispettorato micologico della ASL 2 di Savona.

3° autore:Paola Follesa, Micologo-Analista, Centro Antiveleni, Sezione Specialistica di Micologia di Milano.

Gabriella Gentili, Resp. Sez. Microbiologia Laboratorio Sanità Pubblica Milano.

Maria Laura Colombo, Botanico del Dipartimento di Biologia Vegetale Università degli studi di Torino.

Atti del 3°Convegno Internazionale di Micotossicologia, Reggio Emilia 6-7 dicembre 2004.

 

Nico,...questi secondo te sono tutti rimbambiti dunque...? :chin:

Credimi, questi di micologia probabilmente ne sanno piu' di tutti noi messi insieme (anche se saperne piu' di me non ci vuole molto :dntknw: ), e se in una testo affermano che un fungo e' "potenzialmente tossico da crudo" e' perche' di certo avranno rilevato questo da altri testi o articoli (sicuramente citati in bibliografia, Ennio mica poteva scannerizzarti mezzo libro) altro che "citazioni autoreferenziate".

 

Ennio, dopo tutte quelle dissertazioni che hai fatto prima,

 

mi aspettavo di piu che qualche ''citazione''

 

Io in tutte queste tue ''foto'' , a supporto di Rossano, vedo solo un ''pare che'';

 

Citazioni autoreferenziate senza supporti di studio scientifico non hanno valore;

non serve scrivere che ha causato problemi; devi dimostrarlo, e devi dimostrare che sia stata quella specie.

 

Quindi non si tratta di esperienze personali o citazioni autoreferenziate come dici in modo assolutamente fuori luogo.

Viceversa alla tua affermazione che hai la certezza che la procera si possa assolutamente consumare da cruda non hai dato nessuna "validazione scientifica" finora.

Ti ho chiesto e ti ri-chiedo se le tue certezze siano suffragate da qualche articolo (serio ri-sottolineo) in caso contrario rimane una tua personalissima e quindi opinabilissima opinione.

Dire "sarebbe opportuno se non avessi le certezze" mi sembra un modo un po' presuntuoso o quantomeno poco critico e razionale di porsi, soprattutto ripeto, perche' qui si parla di tossicologia e quindi si deve essere particolarmente seri nonche' arcisicuri di cio' che si assereisce, soprattutto se si "invita" esplicitamente a mangiar crudo un fungo diffusamente considerato "potenzialmente tossico da crudo", il che significa che un significativo numero di persone si sono intossicate mangiandolo crudo (non tutte e' chiaro)

Quindi Nico su certi argomenti, calma e gesso prima di scrivere certe "certezze"..i forum come il nostro sono visibili a tutti e dare informazioni errate in tossicologia non sarebbe certo auspicabile, la prudenza non e' mai troppa..:chin:

:friends:

 

Molto interessante tutto ciò, uno scambio di opinioni e ricerche accurate fanno sicuramente molta chirezza.

Non vorrei fare commenti in merito ai battibecchi, ma permettetemi, credo che si possano scambiare esperienze e conoscenze con toni molto più pacati, non è piacevole leggere un post dove ci si scontra.

 

Ciao Rossano, ciao Nico

 

LoriL

 

......siamo qui per fare informazione e non per ricevere elogi o per la "ragione" del singolo.

Ben vengano queste discussioni e ben vengano altri approfondimenti.

Già da quanto postato si può iniziare una seria riflessione,

poi come sempre sta a chi legge saper fare tesoro.

Un saluto ed un ringraziamento particolare all'autore della discussione sempre pronto a condividere le sue uscite, i suoi dubbi, le sue esperienze.

Un abbraccio Rossano :friends:

 

 

Gibbo :bye1: ......un micofago senza eccessi che ha voglia di campare ancora parecchio!!! :bye1:

 

Ciao a tutti gli amici che stanno seguendo questo "animato" post.

Assolutamente senza fare sterile polemica (che è la cosa più distruttiva che si possa fare in un forum), voglio dire che condivido appieno l'ultimo post del moderatore Didò, che mi ha preceduto in molte cose che avrei detto anch'io, voglio perciò solo aggiungere per tutti gli amici (Nico compreso, perche tale lo considero), che quando uno come me/noi, semplici "micologi dilettanti", legge notizie e informazioni su articoli di riviste scientifiche, libri di micologia +/- specialistici, ecc. scritti da autorevoli esperti, non può che prendere atto umilmente e in buona fede di quanto da loro scritto, tenerlo in dovuta considerazione, anche se non sempre sarà possibile verificarlo praticamente.

Tenete presente che nessuno è infallibile, non sono infrequenti in campo micologico smentite a posteriori o correzioni "di tiro" da parte degli stessi autori, dovute a successive riprove o relative riconferme, frutto di ulteriori studi e approfondimenti su un determinato argomento.

Può anche darsi che quanto stiamo discutendo tra noi ora, venga clamorosamente smentito o riaffermato in un prossimo futuro, tutto può succedere!; perciò nel frattempo: PRUDENZA e costante aggiornamento sono le cose migliori da praticare.

Con affetto a tutti,

Ennio.

P.S. tanto per fare un esempio; questa nostra piccola pubblicazione relativa ad una ricerca pluriannuale effettuata in una Riserva Naturalistica, nonostante il nostro approndito lavoro di ricerca e studio, ha visto la successiva correzione di 2 delle specie illustrate e descritte; come vedete, succede anche nelle "migliori famiglie".

 

io me lo mangero' sempre "a cotoletta" che e' la morte sua... :yes:

 

eh no caro Fabio! :stop:

la morte sua è sulla griglia con olio, prezzemolo... :friends:

 

quello che non ho ancora capito, ma da quanto ho capito non c'è ancora una certezza assoluta,

è se la Macrolepiota procera varietà procera è considerata tossica da cruda perchè confusa con altre specie

(come affermato da Nico.....Nico non riesco ad aprire il tuo allegato!) oppure perchè effettivamente capace di dare intossicazioni (come supportato da Ennio)!

 

premetto che per sicurezza la mangerò sempre cotta a prescindere!

:bye1:

Marco

 

Ps. a parte qualche polemica trovo la discussione molto interessante! :good:

 

Ciao Rossano !

Complimenti per le bellissime rassegne !

Le ho lette tutte 6 di fila ....

utilissime sopratutto le schede informative ....

e sapere il grado di commestibilità della specie in oggetto.

 

Sbaglio o nel sito non ci sono schede che dicono il

grado di commestibilità del fungo?

 

..... :biggrin: argomento difficile ?

 

:nono: Piero

 

Molto interessante tutto ciò, uno scambio di opinioni e ricerche accurate fanno sicuramente molta chirezza.

Non vorrei fare commenti in merito ai battibecchi, ma permettetemi, credo che si possano scambiare esperienze e conoscenze con toni molto più pacati, non è piacevole leggere un post dove ci si scontra.

 

Ciao Rossano, ciao Nico

 

LoriL

 

Caro Luciano

 

Spero di aver male interpretato il tuo pensiero. Per chiarire..... spero fermamente di non aver dato l'impressione di voler essere stato critico, litigioso o ancor peggio saccente e presuntuoso. Non era mia intenzione..tutt'altro. Io credo di aver tenuto un comportamento serio e responsabile. Semplicemente non mi è sembrato appropriato, il tono degli interventi di Nico. Tutto qui. Ben vengano discussioni e confronti per chiarire aspetti molto importanti come la tossicologia.

Ad ogni buon conto mi preme precisare che con Nico ci siamo già chiariti.

 

ciao :hug2: Rossano

 

Ciao a tutti gli amici che stanno seguendo questo "animato" post.

Assolutamente senza fare sterile polemica (che è la cosa più distruttiva che si possa fare in un forum), voglio dire che condivido appieno l'ultimo post del moderatore Didò, che mi ha preceduto in molte cose che avrei detto anch'io, voglio perciò solo aggiungere per tutti gli amici (Nico compreso, perche tale lo considero), che quando uno come me/noi, semplici "micologi dilettanti", legge notizie e informazioni su articoli di riviste scientifiche, libri di micologia +/- specialistici, ecc. scritti da autorevoli esperti, non può che prendere atto umilmente e in buona fede di quanto da loro scritto, tenerlo in dovuta considerazione, anche se non sempre sarà possibile verificarlo praticamente.

Tenete presente che nessuno è infallibile, non sono infrequenti in campo micologico smentite a posteriori o correzioni "di tiro" da parte degli stessi autori, dovute a successive riprove o relative riconferme, frutto di ulteriori studi e approfondimenti su un determinato argomento.

Può anche darsi che quanto stiamo discutendo tra noi ora, venga clamorosamente smentito o riaffermato in un prossimo futuro, tutto può succedere!; perciò nel frattempo: PRUDENZA e costante aggiornamento sono le cose migliori da praticare.

Con affetto a tutti,

Ennio.

 

Ciao Ennio, ti ringrazio (non per il fatto che condividi quanto ho scritto) ma per le tue parole molto sensate.

Chiarisco a chiare lettere che non voglio far polemica con nessuno, ne' tantomeno con Nico, ci mancherebbe :friends:

Siamo qui (almeno io) per confrontarci e soprattutto per imparare da chi ne sa di piu' di noi. Le tue conoscenze equelle di molti altri soci ed utenti mi sono state e sono tuttora UTILISSIME.

A tal proposito se Nico dissente da autorevoli autori che sulla base di conoscenze di certo molto elevate e ben documentati invitano a non consumare il fungo in questione da crudo, mentre Nico dice che e' l'esatto contario e che ne ha la certezza che e' così, avra' le sue valide ragioni, solo che le vorrei conoscere. :dntknw: Se si tratta di esperienza personale nel senso che a lui crude non hanno mai fatto male non vuol dire nulla. Io ho mangiato in passato la Gyromitra esculenta (era considerata buona, anzi.."esculenta") e così pure il Tricholoma equestre (quantita' modeste per carita') e non mi e' mai venuto un mal di pancia..e allora...? Sono funghi commestibili ? Assolutamente no, le conoscenze ringraziando Iddio aumentano, e noi ci adeguiamo alle nuove indicazioni (l'attuale "tossicita incostante" dell'Armillaria mellea e della nebularis ha sconcertato molti che si ostinano anegarlo ma l'avidenza delle statistiche mediche invita alla prudenza).

Se tuttavia Nico mi fara' vedere e capire da dove ha la certezza delle sue affermazioni ne saro' bel lieto e lo ringraziero' per avermi fatto imparare una cosa nuova. :hail:

Sarebbe forse un caso un po' anomalo di un fungo che da "potenzialmente tossico" si accerta essere "assolutamente commestibile" da crudo, mentre di solito avviene l'opposto, ma puo' essere l'eccezione che conferma la regola...

Sulla tossicologia ritengo bisogna sempre far prevalere il buon senso e la prudenza come giustamente osservi tu.

Per dirtene una..un bimbo di 3 anni un paio d'anni fa ha mangiato dei "prataioli" raccolti dai nonni..e siccome i funghi che nascono sui prati sono tutti buoni (secondo questi stolti) il bimbo e' vivo solo grazie ad un trapianto di fegato..i funghi erano Lepiota brunneoincarnata..e non aggiungo altro... :friends:

 

eh no caro Fabio! :stop:

la morte sua è sulla griglia con olio, prezzemolo... :lmao:

 

Marco..ma per piacere..capisco che per voi discendenti di Nerone e Diocleziano la cotoletta appartiene ad una latitudine troppo settentrionale (si scherza eh ?) :ok: ma fidati che e' davvero speciale fatta impanata...!!!

Ottima anche cotta nell'olio o burro in padella e poi coperta di besciamella...

Alla griglia sara' ottima...ma cuocila bene...!!! :wink:

 

:friends:

Fabio

 

Queste sono le pubblicazioni scientifiche :hug2:

 

http://toxnet.nlm.nih.gov/cgi-bin/sis/sear...p/~utTO9I:0:@sa

 

Qui della Macrolepiota procera, si parla solo di accumulo di metalli pesanti (mercurio e tallio) delle aree del Nord della Polonia; questo accumulo è dovuto all'inquinamento atmosferico della regione polacca, dove sono stati riscontrati valori anomali di altri metalli anche per altre specie eduli, fra cui i porcini, specie nei cappelli dei funghi. In nessuno dei testi esaminati si riscontrano altri studi scientifici che parlano di tossicità per la Macrolepiota procera.

 

mi sono basato su questi dati, disponibile a correggermi se ce ne sono altri :bye1:

 

Nico, non mi riferivo certo al fatto che nella M. procera hanno trovato valori anomali di metalli pesanti soprattutto mercurio in Polonia, quello e' un ovvio fattore ambientale locale legato all'inquinamento industriale, ne' tantomeno la tossicita' da mercurio verrebbe a meno con la cottura.

Come ha detto Ennio i dati attuali sono quelli dei testi attualmente considerati autorevoli che consigliano prudenza e di evitare l'uso da crudo, tale dato e' confermato dai dati del CAV di Milano che hanno evidenziato alto numero di sindromi gastroenteriche in soggetti che avevano consumato Macrolepiota, e' chiaro che magari questi avevano mangiaro rachodes o altre e non la procera, ma visto che la "mazza di tamburo" e' ben conosciuta e' anche probabile fosse pure lei in buona % di casi la responsabile, di conseguenza hanno suggerito prudenza.

Tutto qui.

:friends:

PS: non so se e' un problema mio ma non mi apre quel link

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Marco..ma per piacere..capisco che per voi discendenti di Nerone e Diocleziano la cotoletta appartiene ad una latitudine troppo settentrionale (si scherza eh ?) :happybday: ma fidati che e' davvero speciale fatta impanata...!!!

Ottima anche cotta nell'olio o burro in padella e poi coperta di besciamella...

Alla griglia sara' ottima...ma cuocila bene...!!! :jawdrop:

 

:happybday:

Fabio

 

 

questione di gusti Fabio!

secondo me impanata, che comunque non disdegno, perde un pò del sapore fungino!

ora che me lo hai detto la prossima volta la provo anche "cotta nell'olio o burro in padella e poi coperta di besciamella..." :happybday:

quest'anno ne ho trovate tante e farle sempre alla stessa maniera alla fine stanca!

:big_boss:

Marco

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questione di gusti Fabio!

secondo me impanata, che comunque non disdegno, perde un pò del sapore fungino!

ora che me lo hai detto la prossima volta la provo anche "cotta nell'olio o burro in padella e poi coperta di besciamella..." :happybday:

quest'anno ne ho trovate tante e farle sempre alla stessa maniera alla fine stanca!

:happybday:

Marco

 

Mi hanno detto esser ottima fritta, coem i porcini per capirci...

Comunque pure alla griglia deve esser proprio buona... :big_boss:

 

:happybday:

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Mi hanno detto esser ottima fritta, coem i porcini per capirci...

Comunque pure alla griglia deve esser proprio buona... :happybday:

 

 

esemplari giovani: privati del gambo e dell'anello, ripieni di verdure e cotti al forno su letto di patate affettate.

esemplari aperti: pressati, cotti senza condimento e ricoperti da una fonduta leggera di formaggio, con spolverata finale di polvere di gambo di M.procera essiccato.

anelli: passati in pastella e fritti in olio; con aggiunta di zucchero diventano un dolce super.

 

:happybday:

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Caro Luciano

 

Spero di aver male interpretato il tuo pensiero. Per chiarire..... spero fermamente di non aver dato l'impressione di voler essere stato critico, litigioso o ancor peggio saccente e presuntuoso. Non era mia intenzione..tutt'altro. Io credo di aver tenuto un comportamento serio e responsabile. Semplicemente non mi è sembrato appropriato, il tono degli interventi di Nico. Tutto qui. Ben vengano discussioni e confronti per chiarire aspetti molto importanti come la tossicologia.

Ad ogni buon conto mi preme precisare che con Nico ci siamo già chiariti.

 

ciao :happybday: Rossano

 

Ciao Rossano, non c'era da interpretare niente di particolare, la cosa va presa semplicemente come si presenta alla lettura senza riferimenti a nessuno degli intervenuti e tantomeno pensare a qualcosa di personale. Quello che tu poi ipotizzi nei tuoi confronti non lo devi nemmeno pensare, i tuoi interventi non hanno dimostrato niente di tutto ciò.

Ripeto, il confronto si deve fare ed è interessantissimo, da non confondere con frasi spigolose e forse con possibilità di dubbia interpretazione.

 

Un abbraccio

 

LoriL

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